Valle (Generali Investments): "Reddito fisso europeo, nel 2023 si può avere una maggiore esposizione al rischio tasso"

Mauro Valle, foto FundsPeople

Il mercato del reddito fisso europeo si confronta con uno scenario internazionale ancora caratterizzato dall’incertezza, e i rialzi dei tassi decisi dalle banche centrali determinano implicazioni importanti per i titoli governativi. Tuttavia, rispetto al 2022, quello che si è concretizzato già dai primi mesi di quest’anno, è un panorama differente, in cui l’investimento obbligazionario ha guadagnato un forte appeal e nonostante si attendano ancora rialzi dei tassi, si può pensare di costruire una maggiore esposizione e ad avere una duration più lunga.

Mauro Valle head of fixed income di Generali Investments, in occasione del Salone del Risparmio 2023, spiega ai microfoni di FundsPeople come il 2022 sia stato “un anno più difficile per i bond”, in cui il giusto suggerimento era “stare difensivi”, mentre quest’anno “si può essere più esposti al rischio tasso. Abbiamo visto anche durante la crisi di marzo, durante il fallimento di alcune banche americane, come la discesa dei tassi abbia compensato l’allargamento degli spread e abbia fatto un buon lavoro di copertura del rischio di mercato”. L’esperto invita a non sottovalutare comunque la volatilità “che resta alta”, perciò occorre essere diversificati, “quello che ancora interessante, secondo noi, è che la curva dei tassi è invertita”. Mentre un altro fattore di interesse, sempre in ambito governativo europeo, sono i titoli di Stato italiani. “Possiamo sfruttare questa stabilità per essere più esposti sui titoli Btp, soprattutto sulle medie scadenze per prendere un buon rendimento”, afferma l’esperto.