Johann Plé, gestore di AXA IM del fondo con rating FundsPeople 2024 AWF Euro Strategic bond, presenta il posizionamento del portafoglio in un contesto costruttivo per l’asset class ma che invita ancora a una certa dose di cautela.
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Il 2024 è iniziato con un clima di grande compiacimento da parte degli investitori obbligazionari, che si aspettavano 6-7 tagli dei tassi entro la fine dell'anno da parte della Bce o della Fed. Ma la tenuta dei dati macroeconomici e i dati sull’inflazione più solidi, soprattutto negli Stati Uniti, hanno spostato la narrativa di nuovo verso la tematica ‘più alto per più tempo’. Anche se la Bce ha effettuato il primo taglio dei tassi nella riunione di giungo giugno, secondo il gestore di AXA IM Johann Plé, sarà necessaria cautela in merito a ciò che accadrà in seguito. “Il settore manifatturiero dell’Area euro continua a faticare, ma si prevede che la crescita complessiva si stabilizzi, come dimostrano gli ultimi dati che mostrano il rimbalzo del settore dei servizi”, dice il gestore. “L’economia statunitense continua a mostrare pochi segni di deterioramento significativo, mentre l’inflazione ha sorpreso al rialzo per tre mesi consecutivi”, prosegue. “In questo contesto, bisogna continuare ad aspettarsi un alto livello di volatilità nei prossimi mesi, poiché gli operatori di mercato potrebbero dubitare ulteriormente della capacità della Fed e della Bce di realizzare i rispettivi 2-3 tagli dei tassi attualmente previsti”, spiega. “I prossimi mesi saranno davvero fondamentali. O l’inflazione rallenta senza che si verifichi un calo significativo della crescita, e le banche centrali possono allentare le loro politiche monetarie. Questo scenario è il più favorevole per le obbligazioni. Oppure, l’inflazione torna ad essere più persistente del previsto e gli investitori iniziano a temere l’ombra della stagflazione, che non solo impedirebbe ai tassi di salire, ma smorzerebbe l’attuale appetito per il rischio di credito”, analizza. “Nel frattempo, i rischi geopolitici restano elevati e l’esito delle elezioni statunitensi alla fine dell’anno rimane altamente incerto”, dice.
Reddito fisso: dove trovare le migliori opportunità
Tenendo conto di tutti questi elementi, secondo Plé, la volatilità dovrebbe prevalere nei prossimi mesi. “Questo ambiente dovrebbe creare delle opportunità per le strategie obbligazionarie flessibili con una gestione della duration veramente attiva, in grado di sfruttare le esagerazioni del mercato e di decorrelazione dai movimenti del mercato”, dichiara. Inoltre, secondoil gestore, il fixed income europeo potrebbe essere il posto giusto per ottenere un’esposizione alle obbligazioni. “Nonostante la buona performance degli ultimi sei mesi, che ha portato gli spread vicino ai minimi del 2022, i rendimenti offerti dall’asset class rimangono vicini ai massimi storici”, argomenta. “Tuttavia, gli investitori dovrebbero rimanere cauti, in quanto ottengono meno opportunità di guadagno dall’assunzione di rischi aggiuntivi”, dice. “Lo spread tra il debito High yield e Investment Grade sta raggiungendo i minimi pluriennali, il che rende il credito Investment Grade più interessante. Osserviamo una tendenza simile quando confrontiamo il credito Investment Grade con i debiti quasi sovrani, rendendo questi ultimi un’alternativa interessante ma più difensiva. In questo contesto, la chiave per trarre il massimo dal reddito fisso europeo è certamente quella di considerare un approccio diversificato, al fine di bilanciare i rischi attraverso molteplici driver di performance, senza ignorare i debiti legati all'inflazione, che attualmente offrono un profilo di carry molto interessante, fungendo al contempo da copertura per i rischi di coda”, dice il gestore.
AWF Euro Strategic bond, caratteristiche della strategia
Johann Plé è il gestore del fondo con rating FundsPeople 2024 AWF Euro Strategic bond. La strategia investe nell’intero mercato del reddito fisso europeo con un approccio flessibile e senza vincoli. Plé lo definisce “un veicolo per tutte le stagioni" che può sfruttare tutti i principali driver di performance, con un’attenzione particolare al valore relativo tra debiti sovrani, quasi sovrani, covered, di credito o legati all’inflazione. Il fondo beneficia di un ampio margine di manovra in termini di gestione della duration, il che gli consente di decorrelarsi tatticamente dal mercato dei tassi per limitare i drawdown. “Il suo approccio agnostico rispetto al benchmark lo distingue dalla maggior parte delle strategie aggregate che investono nelle stesse asset class ma tendono ad essere altamente correlate al movimento dei tassi a causa di una duration strutturale più elevata”, sottolinea Plé. “La sua attenzione al debito Investment Grade lo rende una scelta più difensiva rispetto ad altri fondi flessibili che tendono ad affidarsi in modo significativo al debito High Yield”, prosegue. “La capacità di investire in debito legato all’inflazione consente di diversificare ulteriormente la fonte dei rendimenti. Ciò rende la strategia particolarmente adatta a investire con convinzione dove c’è value, pur avendo l’agilità necessaria per navigare in un ambiente ad alta volatilità”, precisa.
Update del portafoglio
Dall'inizio dell'anno, la strategia è stata piuttosto dinamica sulla duration, ottimizzando al contempo il rendimento del portafoglio attraverso una significativa allocazione al credito. “Per quanto riguarda la duration, abbiamo privilegiato un approccio tattico piuttosto che assumere posizioni direzionali significative”, dice Plé. Il fondo si è evoluto in un range tra 2 anni e 5,5 anni di duration e attualmente si trova a 4,5 anni, riflettendo ora una visione prudente ma costruttiva sui tassi. In termini di allocazione, il credito rappresenta ancora oltre il 50%, con circa il 10% proveniente da debiti high yield. L’esposizione complessiva al credito è stata ridotta ultimamente per bilanciare meglio i rischi a vantaggio dei debiti quasi sovrani e dei debiti legati all’inflazione. “Questi ultimi dovrebbero fungere da cuscinetto in caso di ulteriori sorprese al rialzo sul fronte dell’inflazione e offrono un carry interessante nei prossimi mesi”, dice il gestore. Infine, nell’ambito dei titoli sovrani, il portafoglio adotta un atteggiamento piuttosto cauto nei confronti dei Paesi europei e tende a privilegiare la diversificazione verso alcuni Paesi emergenti le cui emissioni in euro offrono un significativo pick-up di rendimento a fronte di rating simili.