Amundi, calma e agilità le qualità chiave per affrontare il 2020

Monica Defend, Global Head of Research, e Matteo Germano, Head of Multi-Asset e CIO Italy, Amundi
Monica Defend, Global Head of Research, e Matteo Germano, Head of Multi-Asset e CIO Italy, Amundi

“Un anno da ricordare dopo uno da dimenticare”. L’analisi di Amundi sul 2020 parte da quanto accaduto nel biennio che si sta per concludere, in cui ad un 2018 terminato con tutte le asset class in negativo hanno fatto seguito undici mesi di netto recupero. Due sono i fattori congiunti individuati da Matteo Germano, head of Multi-Asset e CIO Italy di Amundi, all’origine di tale movimento. “Mentre l’attività di supporto delle Banche centrali ha rappresentato una spinta per l’azionario, le tensioni geopolitiche hanno aiutato gli asset utilizzati in funzione di protezione”, spiega, definendo sorprendenti, in positivo, i rendimenti dei portafogli conservativi.

Stabilizzazione della crescita con un occhio a utili e debito societario

Lo scenario di base di Amundi, presentato da Germano e Monica Defend, global head of Research dell’asset manager, prevede per il 2020 una stabilizzazione della crescita globale e la permanenza del rischio geopolitico già sperimentato nel 2019. Nessuna recessione alle porte dunque, ma restano da monitorare alcuni fondamentali chiave per quanto riguarda lo scenario macro-economico, in particolare statunitense.

Amundi Outlook, Crescita

“Il ciclo più lungo della storia è destinato a protrarsi ulteriormente con le Banche centrali che proseguiranno nella politica di tassi ai minimi”, afferma Defend, “ma è necessario mettere sotto osservazione la dinamica degli utili aziendali e quella relativa all’aumento del debito societario”. Aspetti che potrebbero vedere un deterioramento negli Stati Uniti e che si legano a doppio filo allo stato dei consumi nell’economia USA, altra metrica centrale nell’attuale scenario.

Pronti e concentrati

“Gli investitori dovranno affrontare il nuovo anno con sue fondamentali qualità: la capacità di mantenere la calma e quella di essere agili nell’allocazione”, dichiara Germano che specifica inoltre come tali qualità siano centrali per affrontare un probabile ritorno della volatilità successivo al primo trimestre 2020. Centrale in ottica di investimento anche la gestione della liquidità. “Oggi la quota di investimento globale in capo a privati è estremamente maggiore rispetto a dieci anni fa e questo fattore può risultare molto rilevante in caso di sell-off dei mercati”, aggiunge. Tale mantenimento della capacità di muoversi in modo rapido all’interno delle classi di attivo deriva anche dalla quota di probabilità assegnata da Amundi allo scenario considerato di base. “Solitamente”, rivela Defend, “attribuiamo al nostro caso base una percentuale intorno al 70%, ma trovandoci di fronte a molte incognite, parte rilevante delle quali politiche, di difficile interpretazione per il 2020 abbiamo dovuto scendere al 55%, incrementando conseguentemente lo spazio di manovra”.

Investire per tema

Non è questa l’unica novità annunciata nel corso della presentazione dell’outlook dell’asset manager. “Siamo passati”, prosegue Defend, “dal pensare l’allocazione per classe di attivo ad una concezione che parte dall’individuazione dei temi più rilevanti in ambito economico-finanziario. Ciò conferisce ulteriore flessibilità nella creazione della nostra esposizione strategica ai mercati globali”.

Amundi Outlook, Temi

La traduzione in concreto di tali temi si declina in tre fondamentali indicazioni. Per l’investimento azionario, attenzione ai dividendi e alle opportunità derivanti da una rotazione verso le aree più trascurate, value e small cap, che potrebbero diventare il tema principale del 2020. L’ottimizzazione della ricerca di rendimento nei mercati obbligazionari, con attenzione sempre maggiore sulla selezione e l’adozione di strategie flessibili rappresenta la seconda direttrice.

Amundi Outlook, Obbligazionario

Infine, andare alla ricerca delle nuove opportunità che si affermeranno nei mercati emergenti a causa di un mondo più frammentato e del rallentamento nel commercio globale.