Banca Patrimoni Sella, cresce il timore sui contagi in USA

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Fusion Medical Animation, Unsplash

Secondo le stime pubblicate la settimana scorsa dal Fondo Monetario internazionale, la pandemia sta lasciando cicatrici profonde sull’economia mondiale, sui conti pubblici e sull’occupazione. Secondo l’FMI nel 2020 ci sarà una contrazione mondiale pari al -4,9%, contro il -3% stimato ad aprile. In particolare per gli Stati Uniti, la contrazione sarà del -8%. Sul fonte della guerra dei dazi USA-Cina, Trump ha confermato l’accordo commerciale in essere dopo che il funzionario senior Peter Navarro aveva dichiarato il contrario. 

Uno sguardo al mercato americano

I mercati finanziari sono stati caratterizzati da incertezza e volatilità combattuti tra segnali contrastanti. La crescita dei nuovi casi Covid-19 negli Stati Uniti, dove l’impennata dei ricoveri ospedalieri ha portato a nuove limitazioni e il peggioramento delle stime di crescita del FMI. Negli Stati Uniti, i principali indici di mercato la scorsa settimana hanno chiuso con risultati misti con i titoli tech che continuano la loro corsa. “Per quanto riguarda il settore bancario ci sono state diverse iniziative volte a sostenere la redditività del comparto; da ultimo le proposte di alleggerire dei requisiti aggiuntivi di capitale introdotti per le banche americane dopo la crisi finanziaria del 2008 (Volcker Rule)”, ricordano da Banca Patrimoni Sella &C. “Inoltre la FED ha ordinato ai maggiori gruppi finanziari USA di non aumentare i dividendi e di sospendere i buy back fino al 30 settembre per difendere la sostenibilità patrimoniale”.

Factset ha pubblicato uno studio riferito alle posizioni target degli analisti sulle società dello S&P500, dove il 52,1% è buy, 41,6% è hold e 6,3% è sell. A livello settoriale gli analisti sono ottimisti nel settore energy e healthcare. 

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Fonte: Bloomberg, S&P500. Dati al 26 giugno 2020.

Per quanto riguarda le commodities, il petrolio per circa 10 giorni si è consolidato attorno ai 40 dollari, fino a crollare di un 6% settimana scorsa. “Sebbene non sia un caduta significativa, mostra la tendenza al ribasso  sui timori di una seconda ondata di contagi negli USA che mette in dubbio il consumo americano in un momento in cui le scorte sono a livelli record”, spiegano dalla banca. D’altro canto, il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo massimo da 7 anni e mezzo, superando i 1.770 dollari. “Il recente rialzo dei mercati azionari è visto probabilmente come fragile e anomalo, confermando l’oro come un valido bene rifugio in questo momento, supportato anche dalla debolezza del dollaro”.