Chang (Vontobel): "Affidarsi alle società quality growth per una esposizione all’azionario americano"

Chul Chang, Vontobel_news
Chul Chang. Foto concessa (Vontobel)

I dati macroeconomici sono di certo importanti ma non sono tutto. “La macroeconomia è un forte driver ma non è ciò che ci spinge a prendere decisioni di investimento”, ci tiene subito a precisare Chul Chang, boutique Vontobel Quality Growth e gestore Vontobel Fund US Equity, raggiunto a Milano da FundsPeople.

Nonostante questo, se guardiamo ai mercati è possibile dire che “abbiamo un cauto ottimismo al momento. Dopo il Covid molte cose sono cambiate e, come sappiamo, il 2020 è stato un anno dirompente ma poi se guardiamo ai consumi è possibile dire che questi hanno ricominciato ad aumentare, pur notando alcuni cambiamenti nel modo di spendere dei consumatori”, dice l’esperto.

Dunque, analizzando da una prospettiva macroeconomica, “non c’è nulla che indichi un rischio imminente. Un’altra cosa da notare sono stati  i tassi di interesse alti e, anche per questo, abbiamo registrato dei problemi nelle banche regionali negli Stati Uniti, che hanno subito delle forti pressioni”, prosegue. A detta dell’esperto del fondo con rating FundsPeople 2024, un altro rischio è rappresentato dalla politica fiscale.  

Il trend dell’IA e gli impatti delle elezioni in USA

Concentrandoci poi sull’universo azionario è possibile constatare che “le perfomance del 2023 hanno risentito, a inizio anno, di alcune pressioni ereditate dall’anno precedente. Tutto è cambiato in ottobre, con i risulatati e il potenziale messo in luce da Nvidia, e più in generale dal trend dell’intelligenza artificiale”, spiega. Quest’ultima, secondo l’esperto, rappresenta un’opportunità da monitorare per mettere sotto la lente “quelle aziende che subiranno un impatto in termini di cash flow e ritorni grazie e in conseguenza dell’applicazione dell’IA”, spiega.

Un altro fatto da monitorare saranno le elezioni negli Stati Uniti. “Questo è un anno importante per le elezioni, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Credo però che per i mercati o, più in generale, per l’economia non è possibile stabilire se sia un bene o meno che Trump torni alla Casa Bianca. Ma è possibile prevedere che alcuni titoli probabilmente reagiranno al risultato tra gennaio e febbraio 2025 ma non nell’immediato”, dice Chang. Come noto, alcune aree  beneficeranno e altre saranno penalizzate ma “per noi questo non rappresenta un tema su cui concentrarsi, certo, quello geopolitico è un aspetto che va tenuto in considerazione, ad esempio in termini, ancora una volta, di relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Ci sarà più volatilità ma di sicuro non cambiamenti strutturali”, sottolinea.

Perché scegliere quality growth

Quando si chiede all’esperto perché scegliere società quality growth la risposta è che “queste si sono rivelate più utili in questo contesto di mercato e ha molto senso affidarsi a una gestione attiva e che si concentra su questo tipo di aziende”, ammette. Quello utilizzato dal team per il Vontobel Fund - US Equity è un processo molto semplice come principio teorico ma di non facile realizzazione. “La parte difficile è proprio l’individuazione di queste stesse società per essere inserite all’interno del portafoglio. E poi, in passato, ci sono stati periodi in cui gli investitori hanno guardato a spazi di mercato più speculativi e rischiosi ma non è questo il caso. Se l’obiettivo è quello di essere esposti al mercato azionario US, allora credo che le azioni quality growth siano le migliori”, sottolinea.

Il fondo

Il Vontobel Fund -  US Equity è un portafoglio concentrato costituito dalle idee migliori relative a società locali e multinazionali domiciliate negli Stati Uniti. L’approccio del team si basa sui rendimenti realizzati mediante un investimento di lungo periodo in società con una crescita degli utili relativamente stabile e prevedibile che può essere sostenuta per un prolungato periodo di tempo. Mentre la strategia è svincolata dal benchmark, la performance è raffrontata a quella dell’indice S&P 500.

“Il fondo ha un approccio di lungo termine e, come detto, ci concentriamo su società con determinate caratteristiche. Per questo la scelta di singoli settori non ci interessa molto. Nonostante ciò ad esempio nel settore finanziario non abbiamo esposizione alle banche”, commenta l’esperto. In conclusione, la strategia non ha registrato un forte turnover nel 2023, “abbiamo fatto uscire dal portafoglio un titolo  ed entrare qualche altro. Monitoriamo principalmente trend e temi di lungo periodo, come detto prima, uno tra tutti, quello dell’IA e vedremo quali implicazioni avrà a partire da quest’anno”, chiosa.