Il 2023 è stato un anno complicato per l’economia del Dragone che dopo la fine della politica zero Covid ha deluso le aspettative. Nella terza parte della tavola rotonda di FundsPeople dedicata alla Cina si analizzano i fattori che ne ostacolano la rimonta.
Il 2023 è stato un anno particolarmente sfidante per la Cina. La politica zero Covid, adottata per contenere la diffusione del virus, ha avuto impatti diretti e indiretti su molteplici settori. Le restrizioni prolungate hanno messo a dura prova le attività commerciali e industriali, rallentando la crescita economica e minando la fiducia degli investitori. Parallelamente, il mercato immobiliare, un tempo pilastro dell'economia cinese, ha affrontato una crisi senza precedenti. L'eccessiva esposizione al debito di grandi aziende immobiliari, come Evergrande, ha scatenato timori di un effetto domino nell'economia più ampia, richiedendo interventi governativi mirati per stabilizzare il settore e rassicurare i mercati. Un altro aspetto cruciale è stata la mancanza di supporto alle famiglie, un problema che si è acuito nel contesto di una popolazione che invecchia rapidamente e di tassi di natalità in calo. Il governo si è trovato di fronte alla sfida di bilanciare le misure di stimolo economico con la necessità di supportare il benessere sociale e demografico.
Nella terza e ultima parte della tavola rotonda organizzata da FundsPeople con la partecipazione di BNP Paribas AM, Elisa Ori, head of Sales Italy, e Daniel Morris, chief market strategist dell’asset manager, hanno passato in rassegna i temi caldi che riguardano il mercato cinese.
I commenti si riferiscono al contesto del 30 novembre 2023.