Conte (Anasf) indica la strada per la consulenza del futuro: “utilizzare” la crisi e tutti gli strumenti disponibili per cavalcare la trasformazione.
I consulenti finanziari scendono in campo, indossando la maglia numero 10. O almeno questo è quello che auspica Luigi Conte, presidente Anasf. Al terzo e ultimo appuntamento digitale di ConsulenTia 2021 (Come l’energia incontra l’innovazione), Conte indica la strada per la consulenza del futuro: “utilizzare” la crisi e tutti gli strumenti che in questi mesi sono stati abilitati, per cavalcare la trasformazione. “Abbiamo partecipato da sempre all’evoluzione della professione”, ha detto, “oggi la tecnologia ci consente di migliorare costantemente il monitoraggio e la revisione dei processi delle scelte dei risparmiatori, liberando tempo per la relazione con i clienti”.
La “relazione digitale” dei consulenti finanziari
Il convengo inaugurale dal titolo Riforme strutturali e crescita sostenibile: il ruolo dell’innovazione d’altronde, mette al centro proprio l’innovazione tecnologica che è esplosa, in una corsa contro la pandemia, anche nel lavoro dei consulenti finanziari. Maurizio Primanni, presidente e fondatore Excellence Consulting, ha evidenziato proprio come nell’ultimo anno e mezzo gran parte dei settori industriali abbiano sperimentato un’accelerazione digitale. “Durante la crisi”, afferma Primanni, “i cf hanno avuto una grande capacità di resilienza; d'altronde, nel tempo, sono stati sempre numerosi gli elementi di evoluzione di cui sono stati portatori”. A testimoniarlo ci sono anche i dati: anche nell’anno della pandemia sono cresciute le masse delle banche reti, “i consulenti hanno affermato la capacità di servire i propri clienti, pur nella difficoltà, anche nel segmento private”. Come a dire, i professionisti sono riusciti a utilizzare quanto c’è di buono nella tecnologia. Un atteggiamento dal quale non si torna certo indietro. Il consulente del III millennio continuerà a relazionarsi a livello personale ma adesso potrà sfruttare anche la “relazione digitale”: “ha gli strumenti, ha compreso quali sono le caratteristiche e i benefici. Per questo riuscirà ad essere ancor più efficace nei momenti topici, sfruttando tutti i dati e le informazioni”.
Una conoscenza più approfondita che significa anche un servizio più personalizzato. Non a caso, come spiega Conte, “la tecnologia è un prolungamento dell’azione umana e come tale va gestita e utilizzata”. “Continuare ad ampliare l’orizzonte dei cf e trovare nuovi stimoli di sviluppo”, continua il presidente Anasf, “garantisce un futuro non solo alla professione ma anche alle attività socio-economiche del Paese. Spero che la transizione sia duratura e che il futuro sia finanziato con azioni responsabili, professionali e concrete”.
Europa, azione comune
Poi c’è chiaramente l’azione economica. Parte di rilievo del convegno inaugurale è stata la partecipazione del mondo istituzionale, con Mario Nava, direttore DG Reform, Commissione europea. “C’è un punto fondamentale su cui soffermarci, ovvero come l’Europa ha risposto positivamente a questo momento particolare, che ci ha insegnato a non sprecare le fasi più critiche ma a utilizzare tutti gli strumenti necessari per ricostruirci e rinascere”, cioè il Next Generation Eu e il piano vaccinale. “Così come il cf affianca le famiglie per assisterle e sostenerle nella realizzazione dei loro progetti, la Commissione svolge un lavoro di consulenza alle amministrazioni pubbliche e ai Governi sulle riforme da implementare”.
Per farlo (entrambe le consulenze), come conclude Conte “bisogna tenere al centro le competenze di qualità, gli obiettivi comuni e il lavoro di squadra”.