Covid-19, la view macro di Eurizon

Andrea Conti, responsabile Macro Research Team, Eurizon Capital SGR
Andrea Conti, responsabile Macro Research Team, Eurizon Capital SGR

Nell’ultimo mese tutti i mercati finanziari sono stati caratterizzati da un’elevata volatilità per colpa dell’epidemia di Coronavirus.

L’emergenza non si è ancora arrestata e il virus è si sta diffondendo in tutto il mondo. “Solo nel momento in cui si arriverà al picco dei contagi in Italia si potrà fare una valutazione dell’impatto economico e delle possibili soluzioni a livello globale, considerato che il resto del mondo è in ritardo rispetto al nostro Paese”, spiega Andrea Conti, responsabile Macro Research di Eurizon Capital SGR.

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Le Banche centrali hanno già cominciato a utilizzare le armi che hanno a disposizione. Gli Stati Uniti hanno messo a disposizione 2 triliardi di dollari (10% del PIL) per affrontare l’emergenza. “Queste misure non risolveranno i problemi, ma sono una condizione necessaria per frenare la caduta dei mercati e permettere all’economia di ripartire”. 

Mercati obbligazionari

I titoli governativi americani sono stati i primi a mostrare una preoccupazione per la diffusione del Coronavirus. “Al momento i mercati obbligazionari si sono stabilizzati come se avessero già scontato l'impatto della pandemia”, spiega l’economista. Questa forte discesa, ha allontanato i tassi dai propri livelli di equilibrio. “Fin dall’inizio, noi avevamo adottato un posizionamento difensivo sui treasury; ora siamo neutri dato che escludiamo un’ulteriore discesa dei tassi”. La volatilità ha allargato gli spread dell’eurozona, soprattutto prima che la BCE aumentasse la liquidità nel sistema. “Riteniamo interessanti i tassi dei Paesi periferici (Italia, Spagna, Portogallo, etc), convinti del fatto che la BCE garantirà i rischi collegati con l’allargamento degli spread in futuro. Rimaniamo cauti sui mercati high yield in modo da tutelare il portafoglio da rischi di liquidità”, spiega Conti.

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Mercati azionari

“Le azioni hanno recuperato gli eccessivi ribassi e ora sono un’asset class interessante. Il differenziale tra tassi obbligazionari (che sono scesi) e rendimenti utili aziendali (che sono saliti, con calo delle quotazioni) si è allargato ulteriormente che ha definito un premio al rischio azionario molto elevato. E’ sicuramente una buona occasione per prendere posizione su attività rischiose, mantenendo sempre un orizzonte d’investimento di medio lungo periodo”, spiega. 

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“Saranno più sostenute le fasi di recupero nel momento in cui le notizie sul contenimento del Coronavirus saranno più rassicuranti. Sarà la discesa del numero dei contagiati che chiuderà la partita”.