DNCA Invest Global Leaders, i driver di successo nel lungo termine

Keightdee, Flickr, Creative Commons
Keightdee, Flickr, Creative Commons

Nel 2018, DNCA Finance vanta 10 prodotti con marchio Funds People, di cui otto con rating Blockbuster e due con doppio rating BC (Blockbuster-Consistenti). Tra i fondi con rating Blockbuster troviamo il DNCA Invest Global Leaders, un fondo azionario internazionale large cap blend gestito da Rajesh Varma (2010) e Yingying Wu (2015). Il comparto, che ha chiuso il 2017 con una performance del +14%, investe dal 60% al 100% del patrimonio in azioni di società leader a livello globale. Inoltre, il fund manager può investire dallo 0% al 40% in strumenti di debito e fino al 100% del attività in quote e/o azioni di OICVM e fondi di investimento alternativi.


A sette anni dal lancio, il fondo ha garantito una performance annualizzata del 10,36%, sovraperformando l’indice di riferimento, l’MSCI All Countries World Index NR, che ha invece realizzato una performance annualizzata del 9,46%. “Si tratta di un fondo flessibile, globale e tematico che investe in società internazionali che operano in settori ‘del futuro’ caratterizzati da una crescita costante. È una strategia flessibile caratterizzata da una volatilità molto più bassa rispetto a quella dell’indice di riferimento”, afferma Varma. Inoltre, in condizioni di mercato sfavorevoli, il prodotto può investire fino al 100% del patrimonio in strumenti del mercato monetario.

L’obiettivo del gestore è quello di beneficiare di nuove tendenze strutturali in tutto il mondo, prendendo in considerazione emittenti che beneficiano di una crescita ‘secolare’, piuttosto che della crescita congiunturale. Gli investimenti del comparto si concentrano su tre segmenti: settore digitale, healthcare e tecnologie del futuro.

All'interno del settore digitale, il fondo investe in società caratterizzate da vantaggi competitivi sostenibili nel tempo difficilmente replicabili. “Ci concentriamo sull’e-commerce, internet mobile, big data, sicurezza informatica e tecnologie di criptaggio. Investiamo in giganti di internet come Palo Alto, Trend Micro, Check Point, Facebook e Google”. Anche le tecnologie del futuro, in particolare l’automazione e la robotica, l’efficienza energetica e le auto a guida automatica, rappresentano un importante driver di performance del comparto. “Nel settore della robotica, le imprese giapponesi sono molto all’avanguardia. Tuttavia, investiamo prevalentemente in Giappone e Stati Uniti, dove troviamo un maggior numero di società quotate. Gli investimenti in robotica sono cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni e potrebbero raggiungere i 67 mld di dollari nel 2025”.

Per quanto riguarda il settore sanitario, nei prossimi 30 anni assisteremo a importanti cambiamenti, come l’invecchiamento della popolazione e lo sviluppo di società innovative nel settore medtech. Il team di gestione privilegia le società innovative che investono nello sviluppo di nuove tecnologie volte a scoprire nuove cure e medicinali negli anni a venire, con focus sulle società di immunoterapia e società leader nella scoperta e sviluppo di nuovi farmaci. Ad esempio, al 31/12/2017, il fondo investiva in Roche, Alexion, Novo Nordisk e Fresenius.

Inoltre, il team di gestione mira a sfruttare la crescita dei mercati emergenti, che rappresentano il motore della crescita mondiale. Il fondo investe il 10% delle attività in India, il 5% in Taiwan e il 2% in Hong Kong, “ma ciò riguarda solamente l’investimento diretto. Poi ci sono società che ci consentono di beneficiare indirettamente della crescita dei Paesi emergenti, come Unilever, che genera il 57% dei ricavi nella regione emergente. Investiamo in Unilever e Kosé dal 2010, sono due posizioni fondamentali nel nostro portafoglio”.

Il comparto può investire anche in titoli denominati in qualsiasi valuta, anche se l'esposizione alla valuta non di base può essere coperta con la base currency per mitigare il rischio di cambio. A questo proposito, il team di gestione può far ricorso a futures e valute a termine per la copertura del rischio valutario.