Dopo Evergrande scoppia il caso Fantasia: bisogna prepararsi al peggio?

China News
Toby Yang, foto concessa (Unsplash)

Nonostante il colosso dell’immobiliare cinese Evergrande sia riuscito in extremis a evitare il crac finanziario regolando le proprie inadempienze obbligazionarie, le sue difficoltà continuano a preoccupare i mercati finanziari. Soprattutto perché quello di Evergrande non sembra essere un caso isolato. È degli scorsi giorni la notizia che Fantasia Holdings, un’altra società di real estate in Cina, abbia mancato il pagamento dei propri debiti, a conferma di timori sullo stato di salute di un intero settore. Inoltre, il rischio di default di Fantasia Holdigns è stato per gli operatori del settore uno shock inatteso, perché a differenza di Evergrande era considerata un'azienda sana, capace di disporre della liquidità necessaria per soddisfare gli obblighi finanziari.

Nelle scorse settimane, Morningstar ha svolto un'indagine tra i gestori di fondi attivi nel segmento delle obbligazioni societarie asiatiche, con l'obiettivo di ottenere la loro view su Evergrande e i potenziali impatti sull'economia cinese. Ma il possibile crollo di Fantasia è il segnale che il peggio possa ancora arrivare. Perciò la società di ricerca si è messa in contatto con gli stessi gestori per comprendere se gli inciampi di Fantasia, e la drammatica volatilità che ne è seguita, hanno cambiato le loro prospettive. E la conclusione è che questi professionisti hanno per lo più tenuto duro.

I GESTORI RESTANO FIDUCIOSI

In generale, i manager con cui Morningstar ha parlato vedono il default di Fantasia come un evento idiosincratico piuttosto che una manifestazione di rischio sistemico e si aspettano che l'attuale stress nel settore immobiliare cinese sia temporaneo. "La maggior parte continua ad aspettarsi che il Governo cinese a un certo punto intervenga per fornire liquidità al settore, ma si sta preparando per un periodo di turbolenza a breve termine", spiega la società di ricerca. Morningstar consiglia anche agli investitori di mantenere il sangue freddo.

"Con l'evolversi della situazione, continueremo a monitorare l'esposizione al settore immobiliare cinese all'interno del nostro gruppo di fondi con rating qualitativo. Nonostante gli inciampi a breve termine, l'esposizione al reddito fisso dei mercati emergenti può fornire significativi benefici di carry e di diversificazione mantenendo un'allocazione moderata in un portafoglio diversificato e rimanendo investiti per il lungo termine, cioè un intero ciclo di mercato di almeno cinque anni", conclude la società di ricerca.