L'inflazione in calo e i rendimenti nel segmento IG, l'esperto sottolinea che ci troviamo di fronte a livelli di redditività mai visti nell'ultimo decennio.
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Durante una sua recente visita in Spagna, Julien Eberhardt, responsabile del reddito fisso di Invesco e gestore di Invesco Euro Corporate Bond Fund, un fondo con rating 2024 di FundsPeople, ha descritto l'attuale situazione dei mercati del reddito fisso come "molto tirati”, con attività che riflettono una forte aspettativa di buoni rendimenti. Questa percezione, ha detto, pone sfide significative agli investitori obbligazionari, che si trovano ad affrontare un ambiente in cui i prezzi sono caratterizzati da una domanda elevata, che lascia meno spazio agli errori e aumenta la necessità di cautela. Nelle sue parole, “tutto è a un punto di perfezione che, pur essendo un ideale, non è stato raggiunto e potrebbe comportare rischi significativi”.
Eberhardt ha osservato che in mercati come quello delle obbligazioni societarie europee, lo spread tra rendimento e rischio si è compresso, soprattutto nel caso delle obbligazioni investment grade, dove gli spread hanno raggiunto livelli molto stretti, intorno ai 100 punti base. Ciò ricorda la situazione precedente alla crisi finanziaria del 2008, quando gli spread avevano raggiunto il minimo storico di 80 punti base. “È un ambiente in cui, come investitori, non abbiamo molto controllo sulle condizioni di acquisto. È il mercato a dettare le condizioni”, ha spiegato.
Il dilemma dell'atterraggio morbido
Eberhardt osserva che gran parte di questa dinamica è guidata da due fattori chiave. In primo luogo, l'attuale narrativa macroeconomica che prevede un “atterraggio morbido” sostenuto dalle banche centrali, un fenomeno che i mercati danno per scontato, anche se con un limitato track record di successo. In secondo luogo, la massiccia domanda di asset a reddito fisso, che in alcuni casi ha spinto il rapporto domanda-offerta a livelli estremi mai raggiunti prima. “Dall'inizio dell'anno, abbiamo avuto emissioni obbligazionarie con una domanda fino a dieci volte superiore all'offerta”, ha affermato.
Nonostante la fiducia in un atterraggio morbido, Eberhardt ha messo in guardia dai rischi latenti, soprattutto in Europa, dove la crescita economica è più debole rispetto agli Stati Uniti. “L'industria manifatturiera tedesca e il settore automobilistico devono far fronte a notevoli pressioni, derivanti dal rallentamento della Cina e dalla crescente concorrenza dei veicoli elettrici”, ha affermato, sottolineando la necessità di valutare se le valutazioni attuali riflettono adeguatamente questi rischi.
Cautela e qualità in un mercato saturo
Data la complessità del contesto attuale, Invesco ha optato per una strategia conservativa che si concentra sulla qualità degli asset ed evita di assumere rischi aggiuntivi. A suo avviso, l'elevata domanda e le aspettative di tassi bassi hanno creato una pressione per alcuni gestori ad aumentare le loro posizioni in asset di qualità inferiore, ma Eberhardt preferisce rimanere sulla difensiva. “Siamo concentrati sugli asset di qualità e preferiamo evitare le obbligazioni a basso rating, che offrirebbero solo rendimenti marginali”, ha dichiarato.
Anche la duration obbligazionaria è un aspetto fondamentale della strategia, con una duration media del portafoglio di 5,1 anni, leggermente superiore a quella dell'indice, che gli consente di sfruttare le opportunità a lungo termine in caso di aumento dei tassi. Per il gestore, la chiave è mantenere la flessibilità, ma senza allontanarsi dalla sua filosofia di base di rischio moderato.
A livello settoriale, Invesco ha ridotto l'esposizione al settore automobilistico, mantenendo una piccola posizione solo in emittenti altamente liquidi e a breve scadenza. “Il settore automobilistico ha una solida liquidità, ma la sua esposizione a problemi strutturali, come la concorrenza cinese, lo rende una scommessa incerta”, ha affermato.
Un rifugio a reddito fisso per i climi volatili
L'Invesco Euro Corporate Bond Fund rappresenta l'approccio di alta qualità che Julien Eberhardt e il suo team adottano in questo contesto di incertezza. Questa strategia è orientata all'investimento in obbligazioni societarie europee investment grade, con una selezione prudente di emittenti consolidati e settori difensivi. “L'obiettivo è creare un portafoglio coerente, senza assumere rischi inutili alla ricerca di rendimenti marginali, ed evitare problemi di liquidità in periodi di stress di mercato”, ha spiegato Eberhardt.
La strategia attuale del fondo prevede di mantenere una duration media di 5,1 anni, in linea con le opportunità del mercato. Inoltre, Eberhardt ha sottolineato che questo fondo è il “porto sicuro” nel reddito fisso per gli investitori che cercano stabilità. Invesco ha assunto posizioni forti in settori come le telecomunicazioni, i prodotti farmaceutici e i servizi di pubblica utilità, privilegiando le obbligazioni con rating A e BBB ed evitando le obbligazioni di qualità inferiore, che in questo clima rappresentano un rischio sproporzionato.
Il fondo riflette una mentalità di conservazione del capitale: vengono privilegiati i settori con una crescita stabile e un'esposizione minima alla volatilità ciclica. Per questo motivo, secondo Eberhardt, l'Euro Corporate Bond Fund offre “una solida alternativa per i clienti che cercano un flusso di reddito costante senza essere esposti a fluttuazioni eccessive”.
Cosa tiene sveglio il gestore di notte?
Julien Eberhardt è preoccupato soprattutto dalla possibilità che i mercati finanziari subiscano una correzione inaspettata, soprattutto in un contesto in cui “tutto è regolato alla perfezione”. Sebbene l'attuale contesto caratterizzato da una domanda elevata e da spread ristretti abbia favorito gli asset a reddito fisso, Eberhardt teme che un brusco cambiamento delle condizioni macroeconomiche - come un cambiamento nella politica monetaria delle banche centrali o un rallentamento più marcato in Europa - possa mettere a rischio le valutazioni.
A livello settoriale, il gestore è cauto anche sul settore automobilistico europeo e sugli immobili commerciali, entrambi sotto pressione a causa dei cambiamenti strutturali e della concorrenza esterna, che potrebbero influire negativamente su alcuni asset del suo portafoglio. Per Eberhardt, la chiave è mantenere un approccio difensivo e concentrarsi su asset di alta qualità, riducendo al minimo il rischio in un contesto in cui la “perfezione” del mercato potrebbe crollare in qualsiasi momento.