Crescita forte e adeguamento insufficiente: sei aumenti per un totale di 175 punti base in 11 mesi. Come hanno reagito allora le azioni, le obbligazioni, l'oro e il dollaro?
Unisciti a FundsPeople, la community con oltre 200.000 professionisti dell'asset management. Accedi a tutti i nostri servizi esclusivi: newsletter giornaliera, breaking news, archivio riviste mensili, speciali e libri.
La strategia monetaria della Fed gioca un ruolo determinante per i mercati finanziari. In un contesto di tassi in aumento cosa dovrebbero aspettarsi gli investitori dall'andamento delle principali asset class? Uno studio che va a ritroso nel tempo di Ostrum, affiliata di Natixis IM, analizza cosa è successo sui mercati nei precedenti cicli di rialzo della Fed. Dopo aver analizzato cosa è successo nel 1994, si passa allo studio delle conseguenze del ciclo di rialzo effettuato dalla banca centrale nel 1999.
E poi che è successo? Il ciclo da giugno 1999 a maggio 2000 ha fatto registrare sei aumenti, cinque di 25 punti base e poi un movimento finale di 50. La serie di rialzi dei tassi è stata una mossa paragonabile a una politica di assicurazione contro l'impatto degli shock esterni del 1997 in Asia (svalutazione del baht thailandese) e del 1998 con il default russo. Il crollo delle azioni nell'estate del 1998 e il fallimento di LTCM hanno mantenuto un alto livello di incertezza. Ma la crescita è rimasta molto forte grazie ai guadagni di produttività portati dalla diffusione delle nuove tecnologie di comunicazione.
Impatto sui mercati
"I rendimenti delle obbligazioni lunghe avevano correttamente anticipato l'aumento dei Fed Funds e l'intera curva si era adattata. Al suo picco, il giorno 29, il rendimento delle obbligazioni a 10 anni era salito di 36 punti base rispetto al movimento iniziale del 30 giugno 1999. Gli spread di credito si sono allargati leggermente di 13 punti base in tre mesi", spiegano gli esperti della società.
"Per le azioni, l'aumento dei tassi di interesse nel giugno 1999 ha avviato un periodo di volatilità. L'S&P 500 è sceso di quasi il 7%. Immediato anche l'effetto sull'oro (-3,2% il giorno 13). Tuttavia, la maggior parte del calo è stato osservato all'inizio del ciclo poiché i partecipanti al mercato hanno tenuto conto del rischio di tassi di interesse più elevati. Ancora una volta, l'aumento dei tassi ha causato l'adeguamento al ribasso del dollaro", ricordano da Ostrum.