La de-escalation con la Cina, il clima favorevole sui negoziati commerciali, gli utili solidi del primo trimestre e la tenuta dei dati macroeconomici “hanno contribuito a un diffuso orientamento risk on sui mercati”, con riflessi positivi su azioni, obbligazioni e valute. Così l’outlook mensile di Ersel inquadra il contesto attuale, sospeso tra fattori quantitativi solidi e indicatori qualitativi deboli. Questo dualismo rappresenta un fattore frenante per il sentiment positivo, "limitando il potenziale di ulteriore apprezzamento degli asset rischiosi, a meno di un’accelerazione tangibile nei progressi dei negoziati commerciali”, sostengono gli specialisti dell'area investimenti della società.
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