"Se prendi il mercato di fixed income e guardi il prezzo delle obbligazioni in relazione all'interesse ricevutone, assomiglia al classico differenziale che ci preoccuperebbe molto se fossero azioni", ha dichiarato l'ex presidente della Fed.
Il discorso che pronunciò Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserve, nel 1996 presso l'American Enterprise Institute for Public Policy Research (AEI) è passato alla storia per l'uso della frase "esuberanza irrazionale" per descrivere la nascita di un bolla nel mercato azionario, che scoppiò quattro anni più tardi. Quasi 20 anni dopo aver pronunciato queste parole - che non sono state più ripetute, Greenspan ha mostrato in due diverse interviste rilasciate a Bloomberg Television e a Fox Business la sua preoccupazione per l'evoluzione degli asset di reddito fisso".
"È in arrivo una bolla nel fixed income. Se semplicemente sostituiamo la struttura delle valutazioni azionarie e mettiamo al loro posto il prezzo delle obbligazioni e invece di utilizzare i rendimenti attesi sulle azioni utilizziamo i rendimenti attesi sui tassi, vedremo che il PER ratio è in una posizione estremamente instabile", ha detto Greenspan a Bloomberg (vedi qui un estratto dell'intervista). Per l'ex presidente della Fed, "ciò che determinerà definitivamente verso dove va la bolla sarà rivedere la storia e chiedersi quale è il tasso di interesse normale".
Greenspan ha spiegato questa trasposizione del PER ratio al reddito fisso in un'altra intervista concessa recentemente a Fox Business: “di solito pensiamo alle bolle azionarie come a PER ratio molto consistenti. Beh, se prendiamo il mercato del reddito fisso e guardiamo il prezzo delle obbligazioni in relazione all'interesse ricevuto per queste obbligazioni, assomiglia molto al solito differenziale che ci preocuperebbe molto se si trattasse di azioni, ed in effetti dovremmo essere preoccupati”.
L'esperto ha spiegato che il PER ratio al quale si riferisce è "composto statisticamente da due forze". Una è "il premio di equity, che in realtà è ormai un po' fuori dal mondo", a cui ha aggiunto "il livello dei tassi di interesse privo di rischi", che è dal suo punto di vista la fonte del problema. "Qualunque sia la ragione, sia che si tratti dei movimenti della Fed o che sia il mercato stesso, il prezzo delle obbligazioni cade e si inizia ad avere una notevole pressione al ribasso sui prezzi dei titoli azionari. E qui è dove risiede il problema reale che influenza le azioni: è che non si può dissociare il fatto che i tassi di interesse sono storicamente bassi e dovranno prima o poi risalire", ha concluso.
http://www.fundspeople.com/noticias/exuberancia-irracional-alan-greenspan-afirma-que-se-esta-creando-una-burbuja-en-la-renta-fija-213432