Nella consueta view mensile di Andrea Conti, responsabile macro research della società, giudizio positivo sull’obbligazionario governativo e a spread. I fondamentali supportano il buon andamento dell’equity.
Un bilancio del primo trimestre dell’anno che si è rivelato “decisamente positivo per i mercati finanziari”. Il giudizio di Andrea Conti responsabile macro research & product specialist di Eurizon, nella consueta view mensile the Globe, è supportato da “uno scenario economico di riferimento favorevole” in cui, nonostante un lieve rialzo negli Usa, le attese sull’inflazione per il 2024 si posizionano su stime al ribasso rispetto al 2023, e livelli “ben più bassi rispetto al 2022”. Per quanto ancora non sia arrivato, afferma Conti, il livello formale del 2% non è lontano per l’Eurozona. I dati macro, dunque, confermano la stabile crescita dell’economia americana e mostrano segni di fine del rallentamento in Eurozona, oltre a una prosecuzione dell’espansione in Cina. In generale, afferma l’esperto “si assiste a un mix di crescita e inflazione positivo, per lo scenario economico, agli occhi degli investitori e anche agli occhi delle banche centrali”.
Future sui tassi monetari, ottimismo in Usa e Eurozona
Nonostante il rallentamento nella discesa dell’inflazione, la politica monetaria si confronta infatti con le aspettative degli investitori, che prevedono un primo taglio dei tassi alla fine del secondo trimestre su entrambe le sponde dell’Atlantico. Anche in questo caso le attese sono supportate dai futures sui tassi monetari, che scontano tassi Fed e BCE in calo da metà anno per i 12 mesi successivi. Nel caso della BCE i tassi sono attesi in calo dall’attuale 4 al 2,5% entro metà 2025, mentre i per i Fed Funds il calo dovrebbe essere dal 5,5 al 3,5% entro la fine dell’anno prossimo.
Impatti positivi sul mercato
Gli impatti sul mercato, dunque, “si confermano positivi”, prosegue Conti. Alla luce del contesto, l’esperto nota come le parti lunghe delle curve, americana ed europea, già scontino i futuri ribassi dei tassi, “una conformazione interessante”, afferma, soprattutto sulle scadenze brevi e medie che presentano tassi interessanti e positivi in termini reali “in quanto l’inflazione è scesa sotto i livelli dei tassi a breve”. Le parti lunghe, invece “in parte già scontano i movimenti futuri delle banche centrali ma restano un’ottima polizza di assicurazione nel caso in cui l’ottimismo sul ciclo economico dovesse venir meno per qualche motivo”. Sui governativi Eurizon conferma il giudizio positivo su Usa e Germania, e sui titoli periferici dell’Eurozona (Italia compresa).
Prosegue intanto il rialzo dei mercati azionari, “supportati da fondamentali buoni” (gli utili aziendali possono continuare a crescere, fornendo un sostegno alle quotazioni azionarie). Quanto ancora può proseguire questo movimento lineare verso l’alto? “Abbiamo già visto in passato che può durare tanto – afferma Conti – magari anche oltre quelle che sono le aspettative. In generale, dura fintanto che non arriva un elemento negativo a fermarlo”. Il posizionamento sull’azionario di Eurizon si conferma positivo, dunque, con una preferenza su Stati Uniti ed Eurozona.
Infine, sul fronte valutario “si conferma un giudizio neutrale sulle principali valute e un giudizio positivo sulle valute emergenti, in considerazione del carry offerto dai titoli in valuta locale rispetto ai titoli in euro”.