Il Global Economic Advisor della casa di gestione a margine dell'outlook ciclico prevede per i prossimi mesi volatilità in aumento e una fiammata (temporanea) dell'inflazione.
Uno scenario di elevata incertezza. È questo il quadro che si apre per gli investitori per i prossimi mesi. A descriverlo è Joachim Fels, Global Economic Advisor di PIMCO, a margine dell’appuntamento con il Cyclical Outlook. “L’incertezza è ancora molto alta rispetto al normale ciclo di mercato, perché la situazione economica che stiamo affrontando è atipica e senza precedenti per lo shutdown di interi settori economici per contrastare la diffusione del Covid-19”, spiega l’esperto. È passato un anno dalla violentata correzione per lo shock della pandemia, con i numeri dei contagi che salivano paurosamente e i Paesi che introducevano pesanti norme di lockdown. I mercati hanno poi intrapreso un rally nei trascorsi 9-12 mesi che li hanno portati a recuperare il terreno perduto, grazie al sostegno delle politiche monetarie delle banche centrali e gli stimoli fiscali dei Governi. Ma l’impressione è che i mercati abbiano corso fin troppo, scontando lo scenario di ripresa futura. Ed ora in molti segmenti le valutazioni appiano elevate, e per certi versi sconnesse, rispetto a quanto potrebbe presentarsi una volta che le attività economiche torneranno alla normalità. Per questo Fels invita gli investitori ad evitare le aree di mercato troppo affollate, e mantenere un buon livello di flessibilità e liquidità nei portafogli. “Considerate le valutazioni attuali, riteniamo non costi granché incrementare la liquidità e che un approccio paziente oggi ci consenta di passare all’offensiva in futuro cogliendo le valide opportunità che verosimilmente sorgeranno in un contesto più volatile”, afferma.
LO SPETTRO DELL’INFLAZIONE
Uno dei temi più discussi in questo momento dagli operatori dei mercati è il ritorno dell’inflazione, in molte aree del mondo ma in particolare negli Stati Uniti, coincidente con la ripresa delle attività economiche e dei consumi dopo i lockdown. Ma secondo le previsioni di Fels, l’inflazione potrebbe avere un picco improvviso nel breve termine, per poi tornare nei target delle banche centrali lungo il corso dell’anno. “Una temporanea fiammata dell’inflazione nei prossimi mesi potrebbe trarre in inganno i mercati”, afferma l’esperto. “Negli USA nel mese di maggio potrebbe addirittura raggiungere il 3,5% o 4%, con una volatilità avvertita sia sui mercati dei bond che sull’azionario. Ma sarà un picco temporaneo piuttosto che una spirale e l’inflazione dovrebbe tornare lungo la fine dell'anno sotto i target indicati dalla Fed”, spiega. Perciò, data la transitorietà dell’aumento del costo del denaro, da PIMCO ritengono che fino al 2022 le politiche monetarie espansive e di acquisto dei titoli della Fed e delle banche centrali dovrebbero rimanere inalterate fino al 2022 e non prevedono aumenti dei tassi di fino al 2023.
MEGLIO GLI USA DELL’EUROPA
In un mondo post-pandemico che porterà con sé dei fenomeni di de-globalizzazione, Fels invita gli investitori a guardare oltre i mercati europei alla ricerca delle opportunità disponibili sui mercati. “Crediamo che ci siano più opportunità al di fuori dall'Europa che in Europa, perché ci sono altri mercati che hanno più tecnologia, migliori rendimenti e migliori previsioni economiche”. Sul fronte azionario PIMCO prevede di mantenere un sovrappeso sugli Stati Uniti, sull’Asia e sulla Cina. Nel reddito fisso, esprime una preferenza per i titoli di stato americani, evitando i segmenti affollati dei corporate bonds investment grade e high yield, e per i il debito dei mercati emergenti, ma essendo molto selettivi. “Nell’attuale contesto la diversificazione ha senso più che in passato”, raccomanda.