“Il rischio più grande è farsi guidare dalle emozioni, senza adottare un approccio sistematico e strutturato agli investimenti che consenta di cogliere le opportunità dei mercati. Basti pensare alla corsa dell’azionario nell'ultimo anno. Per chi non ha saputo cogliere questo rally la perdita è stata significativa. Alla fine del 2022 le prospettive per l’equity apparivano pessimistiche, ma nella realtà dei fatti veniamo da 14/15 mesi consecutivi di crescita dei listini”, spiega Luca Giorgi, head of iShares & Wealth di BlackRock Southern Europe, intervistato da FundsPeople a margine dell’ultima edizione di ConsulenTia a Roma.
Al fianco dei consulenti
Per i consulenti finanziari uno degli ostacoli maggiori del presente è convertire in gestito la liquidità che negli ultimi anni si è riversata negli strumenti di risparmio amministrato, un processo che ha avuto inizio in seguito al cambio di regime nei mercati e alla fine dell’era dei tassi a zero. “Ma i primi segnali di un’inversione di questa tendenza e di ritorno al gestito ci sono”, dice Giorgi che inquadra questa sfida in quadro più ampio di trasformazione del ruolo del consulente. “Nei prossimi due o tre anni, l’industria cambierà radicalmente con il passaggio da un modello basato sulle retrocessioni a uno fondato sull’advisory. L’enfasi sulla consulenza e sulla capacità di fornire servizi evoluti da parte dei consulenti sarà sempre maggiore, ampliando il ruolo del consulente ben oltre la mera logica di collocamento del prodotto”, spiega Giorgi. “Ciò porterà a un mutamento dei rapporti di tre degli attori principali dell’industria: case di gestione, reti di consulenti e clienti finali. Noi di BlackRock puntiamo a essere al fianco dei consulenti in questo passaggio epocale, mettendo al loro servizio le nostre competenze uniche nella strutturazione dei portafogli e la nostra offerta distintiva di prodotti che abbracciano l’intero spettro delle soluzioni di investimento presenti sul mercato: fondi attivi, strumenti indicizzati e soluzioni sui mercati privati”, dice il manager.
Per accompagnare i consulenti in questo percorso, BlackRock lavora su diversi campi: sul fronte della tecnologia, in particolare grazie alla piattaforma Aladdin, e condividendo con i professionisti della consulenza delle view di mercato approfondite tramite il BlackRock Investment Institute. “La tecnologia è per noi un pilastro fondamentale. In quest’ottica portiamo avanti da tempo sul territorio italiano dei roadshow dedicati alle reti. Si tratta di iniziative chiave per diffondere nuove competenze, nell’ottica di supportare i consulenti a ripensare i portafogli e a renderli più efficienti e resilienti, proiettandoli nel futuro”, spiega Giorgi.
Intelligenza artificiale
Tra i temi del momento sia per gli impatti sul modo di fare business delle case di gestione sia come opportunità di investimento spicca l’intelligenza artificiale. “Stiamo investendo in questa direzione per approntare nuove forme di comunicazione evolute con il cliente. Ma l’AI è per noi importante anche a livello di strumenti di investimento, sfruttandone tutte le potenzialità per generare performance. Guardando specificatamente al trend dell’intelligenza artificiale vi si può investire in due modi: il primo è investendo nelle aziende impattate direttamente da questa innovazione, ad esempio nel settore della tecnologia, dell’automazione e robotica o dei semiconduttori. Nella nostra gamma ci sono dei prodotti molto granulari che permettono di cogliere le opportunità nell’intera supply chain dell’AI”, spiega Giorgi che aggiunge: “L’altra modalità è investire in modo indiretto nell’AI. Lo si può fare grazie a prodotti sistematici, in cui l’intelligenza artificiale e i big data vengono messi al servizio degli investimenti e della scelta degli asset. Un esempio è la strategia sull’azionario globale BSF Systematic ESG World Equity Fund. Si tratta di una soluzione che utilizza segnali quantitativi per la costruzione di un portafoglio altamente diversificato partendo da un universo investibile molto ampio, che non potrebbe essere coperto altrimenti con un approccio fondamentale. È un'idea che sta funzionando molto bene per la parte core dei portafogli”, dice Giorgi.
Attivo vs passivo: la dicotomia non esiste
Un’altra tendenza chiave dell’industria è la continua crescita dei flussi negli Etf a discapito dei fondi attivi. Un fenomeno maturo nei mercati anglosassone e statunitense, ma che in Italia ha ancora del potenziale da esprimere. La logica di BlackRock è di non mettere in antitesi la gestione attiva e le soluzioni indicizzate, ma di considerarle tasselli complementari nei portafogli, entrambe con una propria rilevanza fondamentale. “Grazie alla loro semplicità e ai costi contenuti, gli ETF vengono utilizzati sempre di più anche nella parte core dei portafogli, per coprire asset class come l’azionario globale, l’azionario europeo o i bond IG. Ma questo non significa necessariamente che i fondi attivi perderanno centralità per gli investitori. E per ottenere una più ampia diversificazione alle ‘due componenti’ si affiancherà una terza dimensione: i mercati privati che ricopriranno un posto sempre più rilevante nei portafogli”, conclude Giorgi.