I fondi alternativi dei gestori esteri più performanti nel 2023

La categoria degli alternativi è una delle più difficili da classificare o confrontare, data la natura eterogenea delle strategie che vi rientrano. Anche tra i fondi della stessa sottocategoria Morningstar. Come è possibile notare nella classifica qui sotto, a differenza degli articoli sui fondi azionari o di debito più performanti del 2023, non è possibile determinare un driver di performance esatto e generalizzato per gli alternativi. In altre parole, questo ranking non mostra a prima vista la predominanza della tecnologia tra i leader, come nel caso delle azioni.

Vi è anche una certa diversità per categoria. Ci sono diversi fondi market neutral che hanno ottenuto buoni risultati, ma anche diversi fondi global macro.

Per quanto riguarda le società, vi è una significativa presenza di H20 AM che occupa le prime tre posizioni della classifica. Le strategie del gestore francese hanno sovraperformato, nonostante le sfide per l’azienda che dal 2020 è al centro di controversie per la gestione di alcuni fondi. Sul gradino più alto del podio l’H2O Multiequities con un rendimento del 35,16 per cento. Si tratta di un fondo lanciato nel 2020 e con circa 115 milioni di euro in gestione a inizio gennaio.

Al secondo posto tra i gestori più presenti BlackRock con tre fondi tra i primi venti. Tra questi il BlackRock Systematic Asia Pacific Equity Absolute Return che assume esposizioni lunghe, sintetiche lunghe e sintetiche corte alla regione Asia-Pacifico, compresi Australia e Giappone. Dalla composizione del portafoglio di fine anno, principalmente attraverso i CDFs, si evince che il fondo ha beneficiato del rally delle azioni giapponesi, dato che la regione rappresenta attualmente oltre il 40% del fondo.

I 20 fondi alternativi più performanti

Una breve nota sulla metodologia. Per ogni fondo comune d'investimento è stata selezionata una sola classe, predefinendo la Primary Share Class in Morningstar Direct. È stato stabilito un ordine di criteri che privilegia i costi più bassi - più vicini all'esperienza dell'investitore istituzionale - ma anche le classi senza copertura valutaria. Diversi test condotti dal team di analisi di FundsPeople hanno concluso che i differenziali di costo significativi (ad esempio tra classi istituzionali e classi retail) hanno un impatto maggiore sul confronto tra i fondi rispetto alla conversione del tasso di cambio dei rendimenti effettuata dalla piattaforma Morningstar.