I futuri rapporti tra Consob e consulenti finanziari

binocolo
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La roadmap è stata già tracciata e la data per il passaggio di consegne Consob-Ocf in materia di vigilanza sui consulenti finanziari già fissata: il 1° dicembre. Anche la disciplina del nuovo Albo dei consulenti avrà dunque completa attuazione, con grande soddisfazione di diverse associazioni di categoria, come l’Anasf. “Per l’Associazione e la categoria tutta è particolarmente significativo che i promotori finanziari siano tornati a chiamarsi consulenti, come avveniva oltre venticinque anni fa, prima della legge Sim del 1991", ricorda il presidente Maurizio Bufi. “La nuova denominazione di ‘consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede’ racchiude in sé due elementi di grande importanza: da un lato, riconosce che la prestazione del servizio di consulenza costituisce una componente sempre più rilevante dell’attività; dall’altro, individua espressamente nell’offerta fuori sede, quel valore aggiunto che si esprime nella possibilità di coniugare collocamento e consulenza”.

Inoltre, l’Albo unico, articolato in tre sezioni (dedicate ai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, ai consulenti finanziari autonomi e alle società di consulenza finanziaria), ha finalmente dato una soluzione all’annoso problema della mancata costituzione dell’albo dei fee only. “In tal modo - continua Bufi - si è contribuito a rendere omogenea la normativa di riferimento e si è resa certa la vigilanza nel settore, secondo un’impostazione che innalza il livello di tutela dei risparmiatori. Per noi questo passo rappresenta un’occasione di crescita di tutto il settore, che ha così anche l’opportunità di attivare quelle leve di sana concorrenza che non possono che portare beneficio al risparmiatore e all’industria”.

Futuro assetto dei rapporti tra Consob e OCF

Proprio in merito alla vigilanza a breve Consob e OCF stipuleranno il Protocollo d’intesa (il collegio è gà alle battute finali dell'esame), cui seguirà l’adozione della delibera per avviare la prima fase del trasferimento delle competenze, e cioè la presentazione delle istanze di iscrizione all’albo dei consulenti autonomi e delle società e l’esercizio dei poteri di vigilanza istruttori nei confronti dei consulenti abilitati all’offerta fuori sede. “Il sistema delle istituzioni di vigilanza si arricchisce di un nuovo attore, l’OCF, i cui organi saranno costituiti anche dai delegati delle associazioni rappresentative di tutte e tre le categorie dei soggetti vigilati e dell’industria finanziaria”, chiarisce Paolo Ciocca, commissario Consob. “In questo senso, la scelta legislativa di attribuire all'OCF la vigilanza diretta (di primo livello) sui consulenti finanziari va letta come la volontà di responsabilizzare gli operatori del mercato: l’OCF è quindi una vera e propria autorità di mercato”.

La Consob dunque vigilerà sull’OCF e quindi indirettamente sui consulenti finanziari. “La rilevanza di questa scelta istituzionale richiede che, a regime, l’insieme della nuova architettura produca nei suoi effetti un livello di vigilanza - e quindi di protezione dell’investitore - nettamente accresciuto rispetto a quello attuale”, continua Ciocca. “Ciò sia a livello di sistema che di singolo investitore, e senza duplicazioni. Gli effetti positivi dovranno essere chiaramente misurabili sia in termini qualitativi che quantitativi, e dovranno rappresentare l’obiettivo della vigilanza della Commissione sull’OCF”.

I vigilati

Nel corso del 2017, secondo gli ultimi dati Consob, la categoria dei consulenti è cresciuta di oltre 700 unità rispetto al 2016 portandosi a quota 55.897. Platea che, sulla base di quanto emerso da un sondaggio realizzato dall’OCF, aumenterà di circa 2000 nuovi soggetti (1500 consulenti autonomi e 500 società di consulenza). 

L’authority ha ricevuto 365 segnalazioni e ha effettuato 126 richieste di dati, notizie e documenti agli intermediari, avviando 52 procedimenti sanzionatori. Con riferimento agli accertamenti di natura cautelare, nel 2017 sono stati adottati 54 provvedimenti di sospensione all’esercizio dell’attività mentre sul piano sanzionatorio la Consob ha adottato 52 provvedimenti di cui 28 radiazioni dall’Albo e 23 sospensioni a tempo determinato.  “Sono numeri importanti, più che per il valore assoluto, per il carattere segnaletico della necessità della costante presenza di un assetto di vigilanza effettivo, efficace, conosciuto e riconoscibile”, continua Ciocca. “La coorte dei nuovi soggetti rappresenta una novità per l’esperienza della Commissione. In questo senso, la Consob ha avviato al proprio interno una riflessione circa un nuovo modello di vigilanza”, conclude il commissario.