Il reddito fisso torna sotto la lente degli investitori, parola di Credit Suisse

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Lars Schneider (Unsplash)

Una scarsa crescita economica a livello globale ma senza un taglio dei tassi nelle principali economie. Questi due fattori sintetizzano il 2023 secondo il Credit Suisse Investment Outlook. Dunque secondo la società, on questo contesto, le attività a reddito fisso offriranno presumibilmente opportunità interessanti agli investitori, mentre i mercati azionari manterranno un andamento deludente, almeno nel primo semestre dell’anno.
Dopo un 2022 impegnativo, Credit Suisse si aspetta di osservare nel 2023 una recessione nell’eurozona e nel Regno Unito e un rallentamento della crescita in Cina. Queste economie dovrebbero toccare il minimo entro metà 2023 e iniziare una debole e timida ripresa, a patto che gli USA riescano a evitare la recessione.
“Ci aspettiamo che la volatilità dei mercati finanziari rimanga elevata per via del perdurare dei rischi e di condizioni finanziarie globali rigide. È probabile che ciò rappresenti un ostacolo costante alla crescita e, di conseguenza, agli asset rischiosi", spiega Michael Strobaek, Global Chief Investment officer di Credit Suisse. Secondo l'esperto, la gestione di un contesto così difficile richiede necessariamente l’adesione a solidi principi di investimento, l’attuazione di un rigoroso processo di investimento in linea con gli obiettivi finanziari a lungo termine degli investitori e il perseguimento di un’ampia diversificazione, anche attraverso gli investimenti alternativi.

Quello che è successo negli ultimi anni sarebbe un cambiamento di paradigma epocale secondo Nannette Hechler-Fayd’herbe, Chief Investment officer, EMEA e head of Global Economics & Research di Credit Suisse. “Le ricadute sono evidenti nelle nostre previsioni a lungo termine per l’economia globale, che a nostro avviso crescerà a un ritmo molto più lento. Per il 2023 ci aspettiamo che l’inflazione rimanga al di sopra dei target fissati dalle banche centrali nelle principali economie sviluppate”, commenta.

L'outlook per le principali asset class

Guardando alle azioni, come si diceva all'inizio, secondo Credit Suisse continueranno le performance deludente nella prima metà del 2023 in quanto l’attenzione resta puntata sul tema “higher rates for longer”. I settori e le regioni con utili stabili, leva finanziaria bassa e potere di pricing registreranno risultati migliori. Leggendo l'outlook della società si evince che, una volta che ci avvicineremo al punto di svolta per le banche centrali, i settori sensibili ai tassi di interesse con un orientamento alla crescita potrebbero diventare nuovamente più interessanti.
Di nuovo, l'attenzione rimane per le attività a reddito fisso che dovrebbero diventare più allettanti e offrire nuovi benefici di diversificazione nei portafogli. Le obbligazioni “steepener” USA, i titoli di Stato USA vs. eurozona a duration lunga, il debito in valuta forte dei mercati emergenti, il credito investment grade e i crossover dovrebbero offrire buone opportunità nel 2023.
Infine, nel segmento degli investimenti alternativi, Credit Suisse si aspetta che le condizioni per il settore immobiliare diventino più impegnative nel 2023 per via degli ostacoli posti dall’incremento dei tassi di interesse e dal rallentamento della crescita economica. "Crediamo inoltre che la gestione attiva potrà aggiungere maggiore valore, in particolare per gestori secondari, alternative di rendimento privato e strategie di hedge fund con beta ridotto", concludono.