AssoSCF amplia il suo direttivo e si appresta a fare domanda per entrare nell'Organismo di vigilanza OCF presieduto da Carla Rabitti Bedogni.
L’associazione delle Società di consulenza finanziaria indipendente amplia il suo direttivo (che passa da cinque a nove membri) e si appresta a presentare domanda per l’ingresso nell’Organismo di Vigilanza OCF presieduto da Carla Rabitti Bedogni.
I professionisti di AssoSCF sono tutti consulenti indipendenti che svolgono in concreto l'attività e, cosa di non poco conto, non è possibile l’ingresso in associazione da parte di intermediari italiani ed esteri: in tal modo si può essere sicuri di avere a che fare solo con soggetti senza conflitti, che prestano esclusivamente il servizio di consulenza finanziaria FeeOnly Fully Independent.
“Sono molto felice di avere la fiducia delle società associate che mi ha permesso di essere riconfermato come presidente” afferma Andrea Carboni, fondatore di HCinque SCF, al suo secondo mandato. “Ci aspettano mesi di lavoro molto intenso, il mercato si è finalmente aperto e riscontriamo un forte interesse da parte di chi lavora in banca o nelle reti, persone che vogliono dar vita a nuove società di consulenza: pensiamo di raddoppiare in meno di un anno il numero delle realtà associate” afferma Carboni e conclude: “L’attenzione è forte soprattutto da parte degli investitori e delle aziende che cercano sul mercato soggetti indipendenti cui fare riferimento per tutte le decisioni di carattere finanziario”.
Conferma alla vice presidenza per Luca Mainò, fondatore di Consultique SCF, che non nasconde la soddisfazione per i traguardi ottenuti: ”Anche se AssoSCF compie solo tre anni, si tratta di un lavoro di oltre 15 anni con NAFOP, dal cui spin off proviene la nostra associazione. Tutte le nuove SCF si rivolgono a noi, c’è un passaparola spontaneo. Ed il motivo è molto semplice: c’è il desiderio di imparare la professione dai pionieri, il bisogno di capire come creare una società, l’esigenza di informazioni di prima mano su come sviluppare l’attività, creare un business plan, conoscere quali servizi dare ai clienti, come calcolare la parcella” spiega Mainò, che rivela: “L’elemento più apprezzato è soprattutto la community, con centinaia di colleghi con cui confrontarsi e intraprendere iniziative ed azioni comuni”. Conclude il vice presidente: “Abbiamo proposto alla UE che in MiFID 3 sia previsto il divieto delle commissioni per chi fa consulenza”.