A impattare sull’equilibrio tra domanda e offerta delle principali materie prime, nell’ultimo mese non è stato solo il conflitto tra Russia e Ucraina ma anche i temi ESG. Da una parte infatti, se anche le sanzioni non toccano direttamente le materie prime, stiamo assistendo a un isolamento di Mosca sul fronte della produzione dal resto del mercato mondiale. Dall’altra, i fondamentali dicono che già da prima del conflitto le commodities registrano scarsità di offerta, scorte ai minimi, livelli di investimento depressi. Le società petrolifere e minerarie vivono infatti da tempo la pressione degli investitori, che vogliono investimenti sempre più sostenibili.
Questo è un articolo riservato agli utenti FundsPeople. Se sei già registrato, accedi tramite il pulsante Login. Se non hai ancora un account, ti invitiamo a registrarti per scoprire tutti i contenuti che FundsPeople ha da offrire.