Guy Pope presenta la strategia di investimento della società per il mercato azionario USA in un contesto macroeconomico e geopolitico incerto. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
CONTRIBUTO a cura di Guy Pope, gestore del fondo CT (Lux) US Contrarian Core Equities, Columbia Threadneedle Investments. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
Alla luce dello scenario attuale, ci aspettiamo che il mercato azionario USA continuerà a sperimentare una volatilità elevata nel corso di quest’anno, date le tensioni geopolitiche, i potenziali impatti ritardati del ciclo di rialzo dei tassi e le elezioni presidenziali degli Stati Uniti in programma a novembre.
Considerate le molteplici incertezze, è meno probabile che i titoli si muovano all'unisono e che le correlazioni tra i titoli diminuiscano, il che significa che le performance dei singoli titoli saranno più differenziate in futuro. Pertanto, riteniamo che la gestione attiva rappresenti l'approccio migliore per il mercato azionario statunitense, offrendo ottime opportunità per quanti si concentrano sui fondamentali delle aziende.
In particolare, il nostro approccio contrarian consiste nel concentrarsi sui titoli che scambiano nel terzo inferiore del loro intervallo di 52 settimane, bottom-third screen. Questa metodologia è pensata per sovraperformare in una varietà di condizioni, tra cui growth, value, mercati solidi o in difficoltà, ottenendo buoni risultati indipendentemente dallo scenario economico generale. Si tratta di un approccio che trae vantaggio da periodi di volatilità, che ci aspettiamo rimanga elevata nei prossimi trimestri.
Con la nostra strategia CT (Lux) US Contrarian Core Equities ci focalizziamo sull'intero universo core delle large cap statunitensi, sia growth che value, che comprende tutti i settori e le industrie. La nostra filosofia di investimento ci ha infatti permesso di conseguire una buona performance anche negli ultimi due anni, particolarmente complessi per i mercati. Performance che è coerente con il track record di lungo periodo; consideriamo infatti il nostro approccio valido per tutte le stagioni.
Complessivamente, la nostra strategia ha sovraperformato in 14 degli ultimi 17 anni, battendo il benchmark per oltre il 75% del tempo su base triennale. La fonte principale di alfa del nostro portafoglio deriva dalla selezione dei titoli e non dalla rotazione di settori o stili. In generale, tendiamo a essere agnostici in termini di settore, stile e contesto economico.
Asset allocation: le magnifiche sette e il settore tecnologico
Ad oggi siamo investiti in tutti le così dette magnifiche sette, con un sottopeso su Apple e Tesla e un sovrappeso sugli altri cinque. Ci piacciono, in particolare, Meta e Amazon data la loro attenzione al controllo dei costi. Microsoft e NVIDIA sono costosi, ma riteniamo che saranno in grado di continuare a fornire risultati tali da giustificare investimenti elevati.
Abbiamo un sovrappeso minore in Alphabet, dove osserviamo con attenzione eventuali segnali di perdita di quote di mercato nell'ambito della ricerca a favore di motori di ricerca dotati di intelligenza artificiale come Bing di Microsoft. Sebbene il nostro posizionamento nei magnifici sette sia stato positivo lo scorso anno, la maggior parte dell'alfa del portafoglio è derivata da altri titoli.
Abbiamo aggiunto valore in nove degli undici settori dei GICS, con i settori Industriali e Finanziari tra i più performanti. Attualmente siamo quasi equamente ponderati nel settore dell'Information Technology, all'interno del quale sovrappesiamo i semiconduttori e sottopesiamo i Software. Come detto, non abbiamo necessariamente una visione macro o top-down nel determinare il sovrappeso o sottopeso di determinati settori; una sovra-ponderazione in un determinato settore rispetto a un altro è semplicemente il riflesso del fatto che troviamo idee relativamente più interessanti e convinte in quello specifico segmento.