Richard Clarida, global economic advisor di PIMCO, affronta il tema dell'inflazione, spiegando come nonostante essa sia in calo a livello globale, le principali banche centrali non abbiano allentato le loro posizioni restrittive, perché sono in gioco i loro mandati di stabilità dei prezzi e la loro credibilità. "Pur divergendo negli approcci, la maggior parte delle banche centrali dei mercati sviluppati è passata a un nuovo mantra di politica monetaria: dopo oltre un decennio di 'lower for longer', ora è 'restrictive for longer'. I tassi di interesse possono rimanere scomodamente alti fino a quando i dati sull'inflazione non tenderanno comodamente verso l'obiettivo (e le banche centrali dipendono fortemente dai dati). Il concetto di conservare un atteggiamento restrittivo per tutto il tempo necessario sembra radicato. Con le loro ultime decisioni di politica, la FED, la BCE e la Banca d'Inghilterra (BOE) hanno continuato a seguire un percorso restrittivo, pur con azioni e segnali diversi. La Banca del Giappone (BOJ) è parimenti concentrata sulla stabilità dei prezzi, ma con l'obiettivo di porre fine a decenni di disinflazione".
Le principali banche centrali mantengono la linea dura sull'inflazione

Richard Clarida, Immagine (PIMCO)
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