Il mese appena terminato è stato in generale negativo per gli investitori, con le borse capovolte dalla combinazione di fattori macro, crisi geopolitiche e sanitarie e la fine del terzo programma di stimoli quantitativi della Federal Reserve, un cocktail che ha contribuito decisamente aumentare la volatilità. Anche I’industria europea dei fondi d'investimento è stata vittima di queste fluttuazioni: secondo i dati di Lipper Thomson Reuters, ha sofferto il secondo calo consecutivo del ritmo di vendite, registrando solo 3,2 miliardi di euro in sottoscrizioni di fondi nel corso del mese di settembre rispetto ai 18,5 miliardi ottenuti ad agosto e i 41 miliardi di luglio. Il colpo più duro è stato per i fondi monetari e azionari, che hanno perso rispettivamente 12,3 e 5,3 miliardi in questo periodo. Da sottolineare anche i 4,5 miliardi di deflussi registrati dai fondi che investono in high yield americani e le copiose perdite di 3,2 e 2,9 miliardi nelle categorie azioni europee e tedesche.
Primi segnali di debolezza: i rimborsi si alimentano dei fondi azionari europei

-
Questo è un articolo riservato agli utenti FundsPeople. Se sei già registrato, accedi tramite il pulsante Login. Se non hai ancora un account, ti invitiamo a registrarti per scoprire tutti i contenuti che FundsPeople ha da offrire.