Nextam Partners: "I fondi di crediti bancari come valida alternativa alle obbligazioni"

John Morgan, Flickr, Creative Commons
John Morgan, Flickr, Creative Commons

Nextam Partners, società indipendente di gestione del risparmio specializzata in gestioni patrimoniali mobiliari e fondi comuni di investimento e Muzinich & Co, boutique internazionale attiva nella gestione patrimoniale e specializzata in investimenti in Public e Private Corporate Credit, in occasione del seminario organizzato a Firenze il 24 febbraio 2016, hanno illustrato lo scenario attuale dei tassi interesse e presentato le soluzioni di investimento alternative.

Lo scenario attuale evidenzia un trend di ripresa dei tassi e conseguente caduta dei corsi, che conferma l’esigenza degli investitori istituzionali a guardare soluzioni di investimento alternative rispetto ai tradizionali strumenti obbligazionari liquidi. Secondo le 2 società, in tale contesto i rendimenti obbligazionari di un tempo sono sempre più difficili da ottenere con determinati portafogli e occorre intraprendere strade di investimento alternative come i fondi Loan bancari in grado di offrire rendimenti attraenti con una volatilità contenuta nel lungo periodo, garantendo una protezione efficace dai ribassi di mercato. Naturalmente trattandosi di strumenti illiquidi, vanno considerati nella giusta proporzione all’interno dei portafogli.

Carlo Gentili, fondatore e amministratore delegato di Nextam Partners, afferma che “in uno scenario come quello attuale con rendimenti artificialmente compressi dalle banche centrali e un rischio crescente, occorre rivedere i portafogli e assumere soluzione di investimento alternative. Oggi per ottenere un rendimento lordo dell’1% è necessario investire a 5 anni in Italia e a 30 anni in Germania, a differenza di cinque anni fa quando bastavano 3 mesi in Italia e 6 anni in Germania. La prospettiva non cambia se si guarda al segmento societario dove, chi punta a rendimenti superiori all’1% deve spostarsi su asset a maggiore rischio, ovvero con rating inferiore, oppure assumere un rischio ulteriore come quello di cambio”.

L’intervento delle banche centrali e la ricerca di rendimento degli investitori hanno spinto le valutazioni dell’obbligazionario quotato a livelli molto elevati, determinando minori rendimenti attesi e maggiori rischi di correzioni. I mercati obbligazionari quotati europei presentano oggi rendimenti ancora minori rispetto a quelli statunitensi, per investire nei quali bisogna sostenere onerosi costi di copertura del cambio.

Sam McGairl, che gestisce i fondi European Syndicated Loans per conto di Muzinich &Co, spiega che ¨le promesse del European Syndicated Loans sono in linea con le prospettive di mercato che mostrano una politica accomodante della BCE e un’economia europea con un costante trend di crescita moderata, con livelli di spread che restano interessanti rispetto ad altre asset class obbligazionarie in un contesto di bassi rendimenti. Inoltre i fondamentali del corporate credit nel complesso si confermano solidi e i tassi di insolvenza attesi dovrebbero rimanere contenuti¨. Nonostante le valutazioni siano più elevate che in passato, i Syndicated Loan continuano, infatti, a garantire opportunità di quotazioni medie sotto la pari, in un contesto in cui le valutazioni sono più elevate che in passato.