Questi i tre grandi temi del nuovo regime di mercato che si apre con il 2022. Come lo scorso anno le azioni faranno meglio delle obbligazioni per la ripartenza economica, tassi reali negativi e inflazione.
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Come prosperare in un nuovo regime di mercato. L’outlook di BlackRock per il 2022 prevede uno scenario non troppo dissimile da quello dello scorso anno, con le performance azionarie che saranno positive e quelle obbligazionarie negative. Ma siamo anche presenza di qualcosa di inconsueto: “Dagli anni 70 ad oggi, non ci sono mai stati due anni di fila in cui le performance di azioni e obbligazioni sono state positive in un caso e negative nell’altro”, spiega Bruno Rovelli, chief investment strategist di BlackRock Italia.
I principali temi per i prossimi dodici mesi
Convivere con l'inflazione
Secondo il colosso degli investimenti, il primo tema è l’inflazione. Questa ha un carattere in parte transitorio ed è destinata a scendere dagli elevati picchi attuali. Ma in ogni caso dovrebbe assestarsi al di sopra dei livelli pre-COVID. Ciò interessa soprattutto gli Stati Uniti, dove secondo Rovelli rimarrà sopra l’obiettivo della Fed. “È quasi certo che la Fed accelererà il tapering e dovrebbe dare avvio al rialzo dei tassi alla metà del 2022. Ma saranno dei ritocchi ridotti. La banca centrale USA sarà più tollerante all’inflazione rispetto a quanto ha fatto storicamente. Questo perché nel suo mandato oltre all’obiettivo dell’inflazione vi è quello di piena occupazione e una quota importante della popolazione statunitense che ha perso o abbandonato il lavoro durante la crisi pandemica non è ancora rientrata nella forza lavoro”, spiega Rovelli. Diverso è il caso dell’Europa, dove queste pressioni sull’occupazione non sono così evidenti e l’aumento dei prezzi dovrebbe rimanere in linea con il target della BCE. Rovelli non prevede dunque nessun aumento dei tassi per Francoforte nel 2022 e nel 2023. “Assisteremo alla fine della PEPP alla fine di marzo del 2022 e ad un verosimile aumento del programma APP per evitare un crollo della liquidità nel sistema in coincidenza con la fine del programma di acquisti pandemico e poi una progressiva riduzione della liquidità nel corso del prossimo anno”, dice.
Mix complesso di fattori
Il secondo tema chiave per BlackRock è che siamo in presenza di set unico di eventi, ancora difficile da decifrare pienamente. Tra i fattori in gioco vi sono la ripartenza economica, i nuovi ceppi virali, l'inflazione appunto e i nuovi frame di riferimento delle banche centrali, che potrebbero indurre i mercati e i responsabili politici a interpretare male l'inflazione. “Il mix di questi eventi può determinare anche dei risultati diversi rispetto alle nostre aspettative, ma nonostante ciò continuiamo a pensare che il tema dominante per il prossimo anno non sarà diverso da quello di quest’anno, cioè che le banche centrali diventeranno più restrittive, ma lo faranno in modo piuttosto contenuto. Di conseguenza ridurremo un po' di rischio tattico, in mezzo ad una gamma ampia di risultati economici, anche se la nostra view di fondo rimane quella del 2021 ovvero che le azioni sono meglio del credito e il credito meglio delle obbligazioni governative”, commenta Rovelli.
Navigare la transizione net zero
Parte dell’attuale alta inflazione è data dalla transizione energetica, indispensabile per fronteggiare il cambiamento climatico: “Non vi sono però alternative a una transizione progressiva nel corso del tempo e riteniamo che ci sia un elemento d’inflazione più persistente legato allo zero netto. Come implicazione di ciò, anche se i Paesi emergenti sono destinati sul lungo termine a beneficiare di più della transizione, attualmente è complicato per loro mobilitare tutte le risorse finanziarie necessarie per garantirla. Per questo preferiamo l’azionario dei mercati sviluppati a quello del comparto emergente”.
La ripartenza nelle aree del mondo
La nuova variante Omicorn non sta alterando le previsioni macro della casa di gestione. La ripartenza economica continuerà nel prossimo anno. Rovelli non la chiama ripresa perché si è trattato secondo la sua analisi di una ripartenza dopo una discesa brusca e molto sostenuta data dal congelamento delle attività economiche per lo shock del COVID. “Il virus ha solo l’effetto di spostare nel tempo la ripartenza, ma quello che conta è l’impatto cumulato. Gli USA toneranno ai livelli della traiettoria pre COVID nel corso del 2022 e l’Europa per la fine del 2022 inizio 2023. Faranno maggiore fatica i Paesi emergenti perché hanno avuto meno supporto dai vaccini e le loro politiche monetarie e fiscali in risposta alla crisi hanno avuto più limiti”, evidenzia l’esperto.
La Cina rappresenta un caso a parte. La prima nazione a contenere il virus e poi a ripartire nel corso dell’ultima parte del 2021 ha avuto un rallentamento significativo dell’attività economica che, secondo Rovelli, non può più essere ignorato dalle autorità. “Il nuovo indirizzo della crescita dato dal Governo con un passaggio da settori più tradizionali come il real estate a settori più innovativi, ha causato una perdita della crescita stessa. Ci aspettiamo nel prossimo anno una continuazione dell’allentamento monetario e fiscale che è già cominciato per favorire il ritorno alla crescita. Tutto questo anche in vista dell’importante appuntamento con il ventesimo congresso del Partito del prossimo anno. A questo punto l’accelerazione della crescita sarà coerente con gli obiettivi dei policymakers”, analizza.
Sovrappeso sull’azionario
Rovelli non condivide che l’idea che i mercati azionari siano sopravvalutati. Da un lato le valutazioni dei mercati azionari sono in linea con le valutazioni storiche. Inoltre, il fatto che i tassi reali siano pesantemente negativi sia negli USA che nell’Eurozona è un fattore di supporto non indifferente ai mercati azionari, che offrono una certa protezione contro l’inflazione grazie agli utili. "Bisogna avere un outlook pesantemente negativo rispetto ai prossimi 5 anni per preferire in questo momento le obbligazioni governative ai mercati azionari”, spiega.
Gli utili continuano a crescere in modo sostenuto, tuttavia la fase più impetuosa della revisione al rialzo degli utili secondo Rovelli è alle nostre spalle. “Per questo abbiamo ridotto parte della nostra positività sui mercati azionari”, dice lo strategist. “Non abbiamo preferenze spiccate per le regioni dei mercati sviluppati, che sostanzialmente si equivalgono tra USA, Europa e Giappone. Nei mercati emergenti abbiamo un sovrappeso sull’azionario cinese. Sul versante titoli di stato, a causa dell’inflazione, siamo sovrappesati nella componente dei TIPS USA. Abbiamo infine un’esposizione tattica al debito dei mercati emergenti in valuta locale. Questo perché molte banche centrali emergenti hanno già iniziato ad aumentare i tassi per evitare l'inflazione e gli spread sono molto attraenti rispetto ai mercati sviluppati. Infine, sono molto interessanti perché danno accesso a valute che si sono deprezzate molto negli ultimi anni”, analizza.
Italia
BlackRock prevede un’Italia che continua a crescere a un ritmo sostenuto il prossimo anno. La view sugli spread è neutrale, senza una preferenza dei titoli dell’Europa periferica rispetto agli altri Paesi europei. Ci sono delle potenziali fonti di rischio geopolitico all’orizzonte nel Vecchio Continente con le elezioni in Portogallo, del Presidente della Repubblica in Italia e le presidenziali in Francia, “ma il rischio geopolitico è solo una frazione di quello del 2017-2018, e nel 2022 non dovrebbe impattare sul prezzo degli asset”, conclude Rovelli.