Quali rischi dietro alle prossime elezioni USA?

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Rene Deanda, unsplash

Mentre il numero dei contagi di Covid-19 negli Stati Uniti continua ad aumentare, torna nei radar degli investitori l'incertezza legata alle prossime elezioni presidenziali USA, che era passata in secondo piano nelle prime fasi dell'emergenza sanitaria. Il 3 di novembre il Presidente in carica Donald Trump del partito Repubblicano e lo sfidante Democratico Joe Biden si contenderanno la Casa Bianca. Dall’esito delle votazioni nel caso di una vittoria dell’ex vice di Barack Obama, che i sondaggi danno favorito, potrebbe delinearsi uno scenario inedito per Wall Street, con cui gli esperti degli asset manager internazionali stanno cominciando a confrontarsi. “Nessun candidato o Presidente precedente ha visto un vantaggio così grande a questo punto della corsa. Tuttavia Trump mantiene ancora rating leggermente favorevoli sull'economia”, spiega Ken Taubes, CIO of US Investment di Amundi Pioneer. In attesa della lettura di giugno, il dato dell’occupazione USA di maggio è stato migliore del previsto. Ma l’ultimo calcolo del Fondo monetario internazionale (Fmi) parla di una contrazione del PIL dell’8% nel 2020, (1,9% in meno rispetto alla stima di aprile) con un rimbalzo al 4,5% nel 2021. Le pesanti conseguenze del lock down rendono il terreno insidioso soprattutto per Trump, le cui sorti sono legate a doppio filo all’economia. Anche il clima sociale è molto teso, con le violente proteste razziali scoppiate alla fine dello scorso mese. “La pandemia ha aggravato le vulnerabilità sociali e ha contribuito alla polarizzazione tra Repubblicani e Democratici”, osserva Stéphane Monier, chief investment officer di Banque Lombard Odier. “Fino alla crisi di Covid-19, per il suo secondo mandato il presidente faceva affidamento su un'economia forte, mentre adesso, di fronte a una recessione economica senza eguali, sta alimentando le divisioni”. Per attenuare il colpo economico, il Governo e la Fed hanno messo sul piatto livelli di sostegno fiscale e monetario senza precedenti. Queste misure hanno contribuito a sostenere il rally di Wall Street dopo il tonfo di marzo, ma la volatilità è in aumento, sintomo di una ripresa che sarà più lenta del previsto. “Biden ha annunciato l’intenzione di aumentare le imposte su società e reddito. Non è un candidato ‘anti Wall Street’, ma imposte più alte eroderanno necessariamente gli utili aziendali”, osserva Hans-Jörg Naumer, director, Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors. “L'agenda di Biden potrebbe avrebbe delle implicazioni considerevoli su ogni comparto industriale e settore dell'economia, con una significativa ricaduta degli investimenti. Il mercato non sta ancora valutando i rischi associati a una potenziale presidenza di Biden e/o all'influenza democratica sul Congresso. La volatilità del mercato potrebbe aumentare se la probabilità di questo scenario aumentasse man mano che le elezioni si avvicinano”, aggiunge Taubes.

Relazioni con la Cina

Con la riapertura delle economie e un ritorno progressivo ad una nuova normalità, è tornato in primo piano anche il conflitto commerciale con la Cina. Lo scontro tra le due superpotenze avrà influenza sulle elezioni, oltre che a esserne influenzato. L’ottimismo che ha accompagnato la ratifica della Fase 1 dell’accordo commerciale lo scorso gennaio sembra svanito con lo scoppio del virus, che ha acuito le divisioni tra i due Paesi. Tuttavia secondo le previsioni del team Emerging Markets Equity di Franklin Templeton “a dispetto di qualche timore dei mercati per il possibile fallimento dell’accordo, entrambe le parti cercheranno ancora di rispettare gli impegni presi”. Indipendentemente da chi sarà il nuovo presidente, “un cambio al vertice non dovrebbe portare ad un dietro-front totale nella narrativa nazionalista. Seppur con toni verosimilmente più moderati e meno unilateralisti, con ogni probabilità proseguirà infatti la campagna per riportare economia e lavoro negli USA, in uno spirito di autarchia e una volontà di accorciare le filiere produttive e che potrebbero portare ad una revisione del modello economico attualmente in vigore”, fanno notare Andrea Delitala, head of Euro Multi Asset, e Marco Piersimoni, senior investment manager di Pictet Asset Management. “Chiunque vinca dovrà gestire la più importante rivalità geopolitica del mondo, che rimarrà una fonte di rischio anche per gli anni a venire”, conclude Stéphane Monier.