Small cap statunitensi: i fattori promettenti per il settore

Curt Organt News
Curt Organt, immagine concessa (T.Rowe Price)

In un contesto di inflazione elevata, 18 mesi di rialzi dei tassi d’interesse e timori sempre presenti di recessione, la resilienza generale dell’economia statunitense durante tutto questo periodo è stata sottovalutata da molti investitori. Tuttavia, questa resilienza è stata sottolineata di recente, con l’economia che ha registrato una forte crescita nel terzo trimestre, ben superiore alle aspettative. Allo stesso tempo, l’inflazione è diminuita, allentando la pressione sui policymaker affinché aumentassero ulteriormente i tassi. I dati incoraggianti accrescono il potenziale per un atterraggio morbido dell’economia nel 2024,sfidando le previsioni più cupe che hanno prevalso per gran parte degli ultimi due anni. “Se la recessione fosse evitata, ci sono molti elementi in atto che suggeriscono che le aziende più piccole possono ottenere buoni risultati”, spiegano Curt Organt, portfolio manager e Matt Mahon, co-portfolio manager del fondo con rating FundsPeople 2024 US Smaller Companies Equity Fund di T. Rowe Price.

Ampio sconto di valutazione

“Per le aziende statunitensi più piccole, che negli ultimi anni hanno sopportato il peso dell’accresciuta avversione al rischio, questo segna un punto di svolta significativo”, dicono Organt e Mahon. “Con il ritorno della propensione al rischio e i fondamentali che prevalgono ancora una volta sul sentiment, l’estremo sconto relativo sulla valutazione delle società più piccole appare sempre più attraente”, dicono i due esperti. Storicamente i titoli delle società statunitensi a piccola capitalizzazione sono stati scambiati con un premio rispetto alle società a grande capitalizzazione, riflettendo il loro profilo di rischio/rendimento relativo più elevato. “Negli ultimi anni, tuttavia, questa tendenza di valutazione si è invertita: i titoli a piccola capitalizzazione non solo vengono scambiati con uno sconto rispetto alle loro controparti più grandi, ma il differenziale è diventato estremo, ampliandosi a livelli mai visti da decenni”, osservano i due gestori.

Spesa dei consumatori solida 

L’economia statunitense è cresciuta del 4,9% annualizzato nel terzo trimestre, il ritmo più veloce in quasi due anni. Nel frattempo, l’inflazione è scesa al 3,2% a ottobre, segnando un calo spettacolare rispetto al massimo quarantennale del 9,1% registrato nel giugno 2022. “Una delle principali forze alla base della resilienza dell’economia è stata la continua forza della spesa al consumo”, fanno notare i due gestori. “Un forte mercato del lavoro con un elevato livello di occupazione significa che i salari statunitensi sono in aumento, mentre anche il risparmio in eccesso è a livelli storicamente elevati”, dicono i due professionisti. “È importante sottolineare che i consumatori statunitensi sono anche meno immediatamente esposti al forte aumento dei tassi d’interesse rispetto a molti altri Paesi”, continuano. “La maggior parte dei mutui domestici statunitensi – circa il 90% – sono a tasso fisso, con un’ampia percentuale garantita a tassi d’interesse a lungo termine ben al di sotto degli alti tassi disponibili oggi”, dicono. “In breve, i bilanci individuali sono in condizioni migliori rispetto a prima della pandemia, dando ai consumatori la fiducia necessaria per continuare a spendere”, commentano.

Bilanci più sani 

Allo stesso modo, anche le aziende statunitensi, grandi e piccole, si sono mosse rapidamente per ridimensionare o rifinanziare il proprio debito dopo la pandemia, con il risultato dibilanci generalmente più sani, più liquidità e meno esposizione alle fluttuazioni dei tassi d’interesse.

Le società più piccole offrono un'esposizione molto diversificata alla vitalità dell'economia statunitense e un profilo di rischio diverso rispetto agli investimenti nelle large cap”, spiegano i due gestori. “L'orientamento nazionale delle società più piccole e l'esposizione più bilanciata a livello settoriale fanno sì che esse siano spesso posizionate meglio per beneficiare dei mutevoli trend nell'economia statunitense”, dichiarano.

Onshoring

Inoltre, sta prendendo piede la tendenza alla localizzazione delle catene di fornitura, il cosidetto "onshoring"/"reshoring" dell'industria statunitense. Si è già assistito a un forte aumento dell'attività manifatturiera ed edilizia direttamente attribuibile all'onshoring/reshoring delle aziende e tale cambiamento è ancora solo nelle fasi relativamente iniziali. Infatti, secondo i due esperti di T. Rowe Price deve ancora essere percepito l'impatto completo delle nuove leggi, tra cui il CHIPS and Science Act del 2022e l'Inflation Reduction Act del 2022, che offrono grandi incentivi alle aziende per riportare le attività e il personale negli USA. “Le aziende più piccole, che tendono a essere più orientate all'economia nazionale, beneficeranno di questo spostamento concertato dalla globalizzazione a favore di catene di approvvigionamento che presentano una maggiore spinta a livello locale”, prevedono.

Potere di fissazione dei prezzi Uno dei principali rischi per le prospettive positive nel 2024 è che l’inflazione riprenda la sua traiettoria ascendente, rendendo necessari ulteriori aumenti dei tassi. “L’aumento dell’inflazione e i tassi di interesse più elevati offuscherebbero sicuramente le prospettive per le aziende più piccole”, ammettono. “Tuttavia, anche se ciò dovesse accadere, ci sono molte aziende più piccole che hanno un attributo fondamentale: il potere di determinazione dei prezzi”, spiegano. “Spesso operano in settori scarsamente serviti o di nicchia,come il fintech, i giochi per computer, l’e-commerce e l’energia verde, e quindi dispongono di un potere di fissazione dei prezzi maggiore di quanto le loro dimensioni potrebbero suggerire”, dicono. Infine, secondo i due esperti, molte aziende più piccole possono rappresentare componenti critici all’interno di processi o catene di fornitura più complicati. “Come è stato dolorosamente chiaro negli ultimi anni, l’elevata domanda e l’offerta limitata di qualsiasi componente lungo la catena di approvvigionamento conferiscono potere di determinazione dei prezzi al produttore del componente. Le aziende asset-light che offrono servizi/prodotti business-critical sembrano particolarmente ben posizionate per generare flussi di cassa ricorrenti e potenzialmente aumentare i propri ricavi”, concludono.