A tre mesi dall’inizio del 2018, per i mercati azionari si sta maturando la convinzione che la tendenza non sarà quella rialzista dello scorso anno. Ci sono i presupposti affinché l’azionario possa continuare ad offrire ritorni superiori alle obbligazioni su base annua, ma nello stesso tempo è alto il rischio di temporanee correzioni legate a tutta una serie di fattori di natura fondamentale ed anche speculativa. Lo scorso mese i mercati azionari globali sono scesi mediamente del 2-3%, dato che porta a circa 2 punti percentuali di perdita da inizio anno. Marzo, insomma, è stato generalmente negativo sul fronte azionario. Positivo invece per gli indici obbligazionari, anche grazie alla discesa dei rendimenti tedeschi a lungo termine.
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