Luca Tenani mette in risalto il fatto che la componente bond è tornata in grande stile nei portafogli. E secondo l’esperto, l’obbligazionario corporate, specialmente europeo, merita particolare attenzione. “Gli attuali livelli di yield restituiscono all’asset class obbligazionaria il suo ruolo di fonte di income, capace di generare interessanti rendimenti reali che non si vedevano da tempo”, osserva Tenani. “Inoltre, dal punto di vista del ciclo dei tassi, l’avvicinarsi al picco offre un punto di ingresso irripetibile”, dice.
Ma non tutte le aziende sono meritevoli ed è importante scegliere i vincitori. “L'analisi specifica delle società rappresenta in questo senso il miglior strumento di gestione del rischio. In più, tale selezione non può prescindere da criteri di sostenibilità, oltre che da una continua attività di dialogo e di engagement con le aziende”, specifica l'esperto di Schroders.
Lato equity, rintraccia valore nelle tematiche di lungo periodo, a partire dall’Energy Transition. “Le fonti rinnovabili sono la parte più ovvia del net zero e rappresentano solo un aspetto del cambiamento che dovremo vivere: nei prossimi anni saranno necessari ingenti investimenti nell’intera catena del segmento energetico e per questo è cruciale investire in società leader della transizione energetica lungo tutta la filiera, dalla produzione al consumo, inclusa la distribuzione”, spiega l’esperto.
Infine, operando in un contesto di mercato impegnativo, cita tra gli approcci consigliati le strategie globali multi-asset, soprattutto quelle con un approccio particolarmente flessibile, per beneficiare di ampi range di allocazione tra obbligazionario, azionario e alternativi.
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