“Per capire il 2020 dobbiamo guardarci indietro e analizzare il biennio che si sta per concludere. Due anni molto particolari, caratterizzati da un 2018 positivo in termini di ripresa del ciclo economico e estremamente negativo per quanto riguarda i mercati e da un 2019 diametralmente opposto, con crescita in rallentamento e mercati in generalizzata salita”. Questa l’affermazione che apre l’outlook per il nuovo anno a cura di Bruno Rovelli, chief investment strategist di BlackRock Italia.
“L’andamento del ciclo monetario è stato fino ad oggi la guida fondamentale dei mercati, prevalente rispetto al ciclo reale”, prosegue Rovelli. “Ora”, aggiunge rivelando il centro della view strategica dell’asset manager statunitense, “i mercati saranno più sensibili all’andamento del ciclo reale”.
Cosa è cambiato?
Centrale l’operato delle Banche centrali, Federal Reserve in particolare. La stretta operata dalla Banca centrale statunitense sulle condizioni monetarie è risultata infatti determinante per gli andamenti di tutte le classi di attivo nel 2018, così come la pausa e successivo allentamento registrato nel 2019 ha riportato in territorio positivo le principali asset classes. “Per quanto riguarda il 2020”, dichiara il chief strategist di BlackRock Italia, “ci attendiamo la fine della decelerazione e un lieve miglioramento del ciclo economico globale”. Due le motivazioni principali. Da un lato la domanda dei consumatori che rimane robusta, non solo negli Stati Uniti, e dall’altro l’attesa per una leggera ripresa del settore manifatturiero su cui la pressione della contesa commerciale tra Stati Uniti e Cina è vista in riduzione. Tali fattori, unitamente a quella che è vista come un’obbligata stabilità delle attuali politiche monetarie da parte delle principali banche centrali, contribuiranno a scongiurare una riedizione di quanto avvenuto nel corso del 2018, considerando inoltre che la portata dell’ennesima riaccelerazione del ciclo più lungo della storia economica contemporanea è definita da Rovelli “limitata”.
Presidenziali USA più rilevanti della guerra sui dazi
Nel calcolo dellincertezza politica attesa per il 2020, perdono di rilevanza i grandi interrogativi dell’ultimo biennio per lasciare spazio ad un nuovo grande protagonista: le elezioni presidenziali USA del novembre 2020. “Nel 2018 e 2019 ci siamo principalmete concentrati su tre fattori: contesa commerciale tra Stati Uniti e Cina, Brexit e, seppur in maniera minore, l’instabilità politica italiana”, afferma Rovelli, sottolineando come per ognuno di questi sia ravvisabile un miglioramento rispetto agli ultimi dodici mesi. La view della casa di gestione statunitense vede, come anticipato, una tregua nello scontro sui dazi e rileva come le recenti elezioni in Gran Bretagna abbiano contribuito a eliminare incertezza. Di contro, cresce e crescerà per tutto il 2020 l’attesa per la corsa alla Casa Bianca con il tentativo di Donald Trump di conquistare un secondo mandato. L’elemento generatore di incertezza che fa ritenere agli analisti BlackRock questo fattore politico principale da moitorare nel 2020, tale da generare una cautela che si riflette nell’allocazione strategica, è lo scarto tra i programmi economici dei possibili candidati alla prossima presidenza USA. “Un divario tra i più ampi della storia”, fa notare Rovelli, “che impone di mantenere una sostanziale prudenza”.
Allocazione strategica
Per quanto riguarda l’azionario le attese dell’asset manager statunitense sono di performance contenute ma tali da mantenere una certa propensione agli asset di rischio. In particolare sono preferiti Giappone e Paesi emergenti rispetto agli altri Stati sviluppati.
Nel fixed income espressa la preferenza per le obbligazioni a spread, data la previsione di assenza sia di recessione che di restringimento delle condizioni finanziarie. Passa in sottopeso, a differenza degli ultimi 18 mesi, il credito investment grade, e aumenta l’esposizione ad high yield e debito emergente.
