Ecco dove investire nel 2024 (secondo Eurizon)

Saverio Perissinotto, evento Eurizon The Globe
Foto ceduta

Scenario macroeconomico e prospettive per i mercati per l’anno appena partito. Con relative strategie di investimento. Parliamo dell’ultimo “The Globe” di Eurizon, presentato nei giorni scorso agli investitori, che fa il punto sulle opportunità del nuovo anno. I gestori della SGR del Gruppo Intesa Sanpaolo prevedono per il 2024 la prosecuzione del ciclo economico globale con un mix di crescita e inflazione finalmente stabilizzato e auspicano minori livelli di volatilità dei mercati, rispetto ai picchi degli ultimi tempi. Lo scenario di rischio da considerare è un’eventuale frenata più brusca del previsto per l’economia, come effetto ritardato della politica monetaria restrittiva. 

Tra gli elementi all’attenzione dei mercati vi è poi un fitto calendario geopolitico. In Europa a giugno si voterà per rinnovare il parlamento europeo. A novembre sono in programma le elezioni presidenziali americane. Un calendario elettorale che si somma alla guerra in Ucraina e alle tensioni in Medioriente. “Ci troviamo di fronte a un contesto complesso per i mercati, ma dopo anni di tassi a zero, oggi tutti gli strumenti finanziari offrono rendimenti positivi”, spiega Saverio Perissinotto, AD di Eurizon. “La capitalizzazione degli interessi sarà infatti il motore delle performance per gli anni a venire. Auspichiamo stabilità sui mercati per il 2024, ma siamo pronti a gestire con professionalità eventuali picchi di volatilità, che rientrano nella prassi dei mercati. La volatilità in sé non è negativa, anzi, se gestita permette di ottenere opportunità di potenziali performance a beneficio degli investitori”. 

Asset allocation

Per gli esperti, la combinazione di inflazione stabilizzata, crescita positiva e allentamento dei tassi prefigura un contesto favorevole ai mercati finanziari. I mercati obbligazionari presentano tassi cedolari e spread interessanti. Le azioni hanno valutazioni meno interessanti rispetto ad un anno fa, ma possono salire in linea con gli utili.

  1. Fixed Income: Sul fronte del mercato obbligazionario, perciò, il giudizio della SGR è assolutamente positivo. I gestori confermano il sovrappeso di titoli governativi in Usa e Germania, che presentano tassi a scadenza interessanti e sono sostenuti da attese di tagli dei tassi nel 2024. Giudizio positivo anche sulle obbligazioni a spread, sia investment grade, high yield che dei mercati emergenti.
  2. Equity: Per quanto riguarda i mercati azionari, la società è convinta che il recupero del 2023 già sconta, in parte, l’evoluzione positiva del contesto macro dopo lo shock di inflazione, ma gli utili aziendali possono continuare a crescere, fornendo un solido sostegno alle quotazioni azionarie. A livello geografico si esprime una preferenza relativa per gli Usa, l’Europa e il Giappone. “Il recupero è stato concentrato soprattutto nel settore tecnologico, ma hanno fatto bene anche i consumi discrezionali e gli industriali”, dicono dalla SGR. “In Eurozona buono anche l’andamento del settore finanziario, grazie al ritorno in territorio abbondantemente positivo dei tassi di interesse”.
  3. Valute: Per quanto riguarda, invece, le valute da Eurizon sono convinti che la forza dell’economia americana a fronte del rallentamento in Europa, può essere motivo di sostegno per il dollaro, compensato però da una Fed, in questo momento, meno severa della Bce. Il giudizio rimane comunque neutrale. I gestori mantenendo invece un sovrappeso sullo yen, che appare sottovalutato e offrirebbe protezione ai portafogli in caso di sorprese negative dallo scenario globale. “In un anno in cui la Fed e la Bce sono attese abbassare i tassi, la BoJ potrebbe decidere di ridurre gradualmente l’accomodamento monetario in considerazione di un ciclo dell’inflazione in ritardo rispetto alle altre aree”.