Il gestore ritiene che il contesto in Europa, senza un’inflazione eccessiva o una recessione, sia un ambiente ideale per il reddito fisso. La sua strategia si concentra sul cogliere le opportunità del debito finanziario subordinato, con un focus attuale sulle banche dei Paesi periferici.
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Il lavoro di un gestore di fondi va oltre l'analisi delle cifre; è una combinazione di visione strategica, adattamento a contesti mutevoli e gestione meticolosa del rischio. François Lavier, con oltre 17 anni dedicati all'analisi e alla gestione del debito finanziario subordinato, guida i fondi Lazard Credit FI SRI e Lazard Capital FI SRI, entrambi con l'ambito rating FundsPeople nel 2024. Il suo approccio, basato su una profonda comprensione dei mercati e su una strategia indipendente, lo rende interessante in un momento in cui la domanda di reddito fisso è forte.
Nel corso dell'intervista, il fund manager di Lazard ha offerto una prospettiva unica sull'attuale contesto economico, affrontando tutti i temi, dall'impatto delle politiche monetarie alle implicazioni del consolidamento bancario in Europa. Inoltre, spiega le strategie alla base della forte performance dei suoi fondi e il crescente interesse degli investitori per il reddito fisso.
Impatto dei tassi di interesse
Per Lavier, la politica monetaria in Europa svolge un ruolo cruciale nelle attuali dinamiche di mercato. Egli sottolinea come il recente calo dei tassi d'interesse abbia stimolato una ripresa dei prestiti bancari sia alle famiglie che alle imprese, dando impulso a progetti d'investimento rimandati da anni. Questa tendenza sta generando un effetto a catena nell'economia, rilanciando settori chiave come quello immobiliare e dei consumi.
Tuttavia, avverte che questa stabilità è fragile. Mentre i tassi di interesse negli Stati Uniti mostrano una pendenza positiva, in Europa il contesto di crescita rimane debole, in particolare in Paesi come Francia e Germania. Ciononostante, sottolinea che il rallentamento dell'inflazione e il controllo dei deficit di bilancio potrebbero sostenere un contesto favorevole per i mercati obbligazionari europei.
Lavier ritiene che questo scenario sia ideale per i suoi fondi, in quanto combina la stabilità economica con rendimenti interessanti nel settore finanziario. Nelle sue parole, “è un ambiente perfetto per il reddito fisso, non troppo caldo e non troppo freddo, che consente di ottenere rendimenti senza un'eccessiva esposizione al rischio”.
Opportunità nel settore finanziario europeo
Uno dei punti focali della strategia di Lavier è l'attenzione al debito finanziario subordinato, un segmento che descrive come particolarmente promettente nell'attuale contesto. Come spiega, la performance storica delle banche europee ha raggiunto livelli record in termini di redditività. Ciò è dovuto a un contesto in cui le banche, nonostante una leggera pressione sui margini, sono state in grado di trarre vantaggio dalla ripresa dei prestiti e di ottimizzare i loro portafogli di attività.
Il successo dei fondi gestiti da Lavier si basa anche su un sovrappeso nei Paesi periferici come Italia, Spagna e Portogallo, dove le banche hanno mostrato una migliore dinamica economica e revisioni al rialzo del rating del credito. Questo posizionamento si contrappone a una sottoponderazione strategica nei mercati più deboli come la Francia, a testimonianza di un approccio pragmatico che privilegia il potenziale di crescita rispetto ai pregiudizi geografici.
Inoltre, Lavier sottolinea come le fusioni e acquisizioni (M&A) nel settore bancario offrano opportunità significative. Nonostante le sfide politiche che rendono difficili le transazioni transfrontaliere, il manager sottolinea che il consolidamento delle banche europee è fondamentale per competere a livello globale. “L'Europa ha bisogno di banche forti e unificate per far fronte alla potenza dei loro omologhi negli Stati Uniti e in Cina”, afferma, aggiungendo che le recenti operazioni come quella di Virgin Money nel Regno Unito sono un esempio delle possibilità latenti nel settore.
Strategia differenziata e risultati solidi
La filosofia alla base dei fondi Lazard Credit FI SRI e Lazard Capital FI SRI è chiara: ricercare rendimenti sostenibili attraverso un'analisi rigorosa e una gestione attiva. Lavier sottolinea che non replicano passivamente i benchmark, ma selezionano attentamente gli emittenti con un elevato potenziale di rendimento. “Siamo consapevoli del benchmark, ma non siamo legati ad esso. Questo ci permette di essere flessibili e di cogliere le opportunità dei mercati periferici o degli emittenti meno tradizionali”, afferma.
La differenza tra i due fondi sta nel loro profilo di rischio: mentre il Lazard Credit FI SRI offre un mix conservativo di debito Tier 2 e Tier 1 limitato al 30%, il Lazard Capital FI SRI assume una maggiore volatilità per cercare di ottenere rendimenti più elevati nel lungo periodo. Nel 2024, entrambi i fondi hanno sovraperformato la maggior parte dei loro omologhi, ottenendo rendimenti rispettivamente del 10% e del 12%, grazie al posizionamento strategico.
Per Lavier, una delle chiavi del successo a lungo termine è la capacità di comprendere l'impatto cumulativo dei rendimenti. Spiega che, sebbene una differenza dell'1,5% tra i fondi possa sembrare piccola, nell'arco di un decennio questo divario può tradursi in rendimenti cumulativi superiori del 24%. Questo approccio, unito a una gestione indipendente dai rating, ha permesso di raccogliere 400 milioni di euro di flussi netti nel 2024.
Guardando al 2025, il gestore prevede un contesto moderatamente stabile che continuerà a favorire il reddito fisso. Con la loro leadership, i fondi Lazard Credit FI SRI e Lazard Capital FI SRI sono posizionati per continuare a offrire rendimenti interessanti, affermandosi come opzioni leader per gli investitori con obiettivi di investimento a lungo termine che cercano di bilanciare rischio e rendimento.