Brusco sell-off nella giornata di ieri a Wall Street. L'S&P 500 ha chiuso le contrattazioni di martedì in calo del 2,1% e il Nasdaq, l’indice di riferimento per il comparto tecnologico, è crollato del 3,3%. Si è trattato del peggior ribasso dopo il ‘lunedì nero’ del 5 agosto. A guidare la flessione è stato il tonfo di uno dei giganti del tech: Nvidia, il cui titolo ha lasciato sul terreno il 9,53%. È la seconda forte battuta d’arresto per il colosso mondiale dei chip in poco tempo, dopo la correzione in concomitanza della pubblicazione dell’ultima trimestrale che ha deluso aspettative, nonostante i risultati sorprendentemente positivi. Ma la debolezza si è estesa oltre il tecnologico ad altri settori ciclici in seguito al deludente rapporto ISM sul manifatturiero, che ad agosto ha continuato a registrare un trend negativo per il quinto mese consecutivo, amplificando i timori di un potenziale rallentamento della prima economia al mondo.
Sell-off a Wall Street, cosa aspettarsi secondo gli esperti delle case di gestione

Chenyu Guan, immagine concessa (Unsplash)
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