Delfieux (Tikehau Capital): Contro l’inflazione focus sugli HY a breve scadenza e titoli finanziari

Jean-Marc Delfieux News
Jean-Marc Delfieux, immagine concessa (Tikehau Capital)

Si prospetta un finale d’anno turbolento per il reddito fisso. Lo scenario prevalente che ha caratterizzato l’inizio del 2021, con una forte ripresa economica in seguito alla recessione del COVID-19 è in via di normalizzazione. Inoltre, l’inflazione generata dalle riaperture si sta dimostrando più persistente di quanto previsto dalle Banche centrali che in parallelo all’avvio di politiche di tapering e di dismissione dei programmi di QE disposti per l’emergenza sanitaria, stanno cominciando a considerare l’eventualità di un rialzo dei tassi di interesse. A ciò bisogna aggiungere i segnali allarmanti che giungono dalla Cina, per la crisi di Evergrande, con potenziali impatti negativi oltre il settore immobiliare ad azzoppare la crescita della seconda potenza mondiale. E la concomitanza di tutti questi fattori avversi potrebbe tradursi in un ambiente meno di supporto per il credito. “Monitoreremo con attenzione il potenziale impatto che il settore immobiliare cinese avrà sulla crescita sia del Paese sia globale e come le banche centrali comunicheranno le forward guidance dopo le sorprese a cui abbiamo assistito di recente. Ovviamente, l’inflazione è il principale driver per i futuri livelli dei tassi di interesse ed eventuali segnali di aumento persistente dei prezzi delle materie prime e dell’energia sarebbero un campanello d’allarme”, afferma Jean-Marc Delfieux, senior portfolio manager e responsabile degli investimenti obbligazionari di Tikehau Capital.

VOLATILITÀ IN VISTA

I mercati stanno mettendo in discussione le view delle banche centrali, secondo cui l’inflazione è transitoria, e le loro tempistiche per rialzare i tassi. Se da un lato la BCE sembra più paziente nel rimuovere le misure di quantitative easing e nell’aumentare i tassi rispetto alla Fed, dall’altro le banche centrali di tutto il mondo appaiono consapevoli del fatto che il rimbalzo economico post COVID abbia raggiunto orami il picco e di conseguenza, della necessità di modificare il proprio supporto monetario. “Questo potrebbe generare volatilità su tassi, cambi e probabilmente anche sul credito”, dice Delfieux. “La carenza di materie prime, energia e manodopera potrebbe impattare alcuni settori ed emittenti. Siamo stati molto attenti a valutare la capacità delle società che abbiamo in portafoglio di trasferire gli incrementi di costo dei rispettivi input sui clienti e di difendere la propria marginalità”, commenta l’esperto. Delfieux gestisce la strategia Tikehau Short Duration, un prodotto molto popolare sul mercato italiano che ha ottenuto il Marchio FundsPeople 2021, con doppio rating (BC), Blockbuster e Consistente. In base alle criticità del contesto attuale, al fine di trovare fonti di valore nel segmento dei bond, il gestore riscontra nuove opportunità negli emittenti high yield a brevissima scadenza e il settore finanziario: “I primi offrono una compensazione del credito stimata tra il 2% e il 4% rispetto ai tassi privi di rischio. Inoltre, riteniamo che il settore bancario sia meno vulnerabile ai timori legati all’inflazione e al loro impatto sui margini, traendo vantaggio da tassi probabilmente più elevati e da curve più ripide”, afferma.

POSIZIONAMENTO DEL PORTAFOGLIO

Le più recenti azioni del gestore sul portafoglio del Tikehau Short Duration sono state una lieve riduzione della duration del credito e un aumento della liquidità per prendere in considerazione quello che sembra essere un contesto d’investimento meno favorevole. “Dopo che la nostra esposizione all’high yield è diminuita in modo fisiologico negli ultimi 2 mesi - poiché alcune obbligazioni sono giunte a scadenza o sono state rimborsate anticipatamente - stiamo tornati ad investire in questo segmento, anche se con cautela. Infine, come accennato in precedenza, il settore bancario rimane a nostro avviso fondamentalmente ben capitalizzato e stabile e puntiamo a mantenere un’esposizione significativa alle obbligazioni bancarie senior e subordinate”, illustra.