L’attività di engagement di Eurizon nella pratica

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Simone Chelini, head of ESG & Strategic Activism di Eurizon

L’attività di stewardship è centrale in Eurizon Capital SGR, sia per gli investimenti tradizionali che per quelli collegati ai temi ESG. Per dare alcune cifre, nel 2018 la casa di gestione ha promosso circa 600 azioni di engagement, di cui il 22% dedicate ai temi ambientali e sociali. Un numero che continua a crescere.

Dei tre pilastri ESG, la Governance è quella che segue metriche più precise e più facili da identificare come l’organizzazione dei board o i temi legati alla compensation.“Il colloquio con le aziende esiste da sempre, ma in passato ci focalizzavamo più sulle variabili legate alla Governance. Nel corso degli anni le altre due variabili, Environment e Social stanno crescendo d’importanza e ritengo che in futuro sarà impossibile parlare di strategie aziendali senza affrontare tutti e tre i temi”, spiega Simone Chelini, head of ESG & Strategic Activism di Eurizon. Ci sono 17 esperti dedicati agli investimenti sostenibili nella Direzione Investimenti di Eurizon, tra cui i 5 componenti del team ESG & Strategic Activism, impegnati nel dialogo con le aziende laddove emergano criticità su tematiche strategiche aziendali, nella governance o su questioni ambientali/sociali.

“Questa è l’arma che abbiamo a disposizione per essere parte attiva del cambiamento. Non siamo gestori di aziende, ma money manager. L’attività di active ownership non deve avere un’accezione negativa: cerchiamo un dialogo con le aziende per favorire una crescita sostenibile delle società a vantaggio dei nostri investitori. Le attività di stewardship ed engagement sono fondamentali anche per l'approccio ESG, e ne è prova il fatto che, al momento quasi un impegno su quattro che abbiamo con le aziende è dedicato alla Sostenibilità. Siamo fermamente convinti che l'attività di stewardship ed engagement sia fondamentale per i gestori attivi per creare valore per la propria clientela", spiega.

"Qualunque definizione venga attribuita, ownership attiva, attivismo strategico o in qualsiasi altro modo, sono tutte definizioni che hanno lo stesso significato: perseguire un approccio all'investimento attivo, informato e orientato al lungo termine. Il successo della nostra gestione e del nostro impegno può e deve essere quantificato in modo tradizionale e semplice: e cioè se saremo in grado di generare un rendimento superiore per la nostra base clienti, allora avremo adempiuto al nostro dovere fiduciario primario".

L’attività di engagement, nella pratica

Per svolgere l’attività di engagement, Eurizon ricorre al sistema di rating assegnato da MSCI. Nel caso in cui degli emittenti siano identificati come critici, ossia vengano declassati alla tripla C, la casa di gestione ha definito un processo di escalation, che prevede un dialogo con l’azienda. La durata dell’attività di engagement è di 18 mesi e al termine di questo periodo possono essere espressi tre giudizi, positivo, neutro e negativo.

Nel primo caso, a seguito della validazione del comitato SRI, viene mantenuto l’investimento e i gestori sono liberi di operare, dal momento che l’azienda ha dimostrato di sapere affrontare le controversie. Nel secondo caso, il processo di dialogo viene prorogato per altri 18 mesi. Nel caso di un giudizio negativo invece, si smobilizza l’investimento nei fondi non a benchmark e per quelli a benchmark viene ridotto fino ai livelli dell’indice di riferimento. “Inoltre abbiamo deciso di non investire in determinati settori come quello delle armi nucleari e delle attività che possono mettere a serio rischio la salute dell’uomo”, conclude il responsabile.