Cfo Sim ha acquisito il 100% del capitale di Ubi Gestioni Fiduciarie Sim

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CFO SIM, il più grande intermediario finanziario indipendente focalizzato sull’attività di family office in Italia, ha acquisito il 100% del capitale di Ubi Gestioni Fiduciarie Sim. Il gruppo guidato da Andrea Caraceni espande così il suo posizionamento sul mercato italiano nello specifico settore delle fiduciarie di gestione. L’operazione è nella direzione della spinte sinergiche. Con questa operazione Ubi metterà infatti a disposizione tutte le sue filiali. Potrà avvalersi di un servizio di qualità per i clienti di alto standing, essendosi inoltre alleggerita di un’area ritenuta non core. Entrando a far parte di Cfo, Ubi Gestioni Fiduciarie cambia la denominazione in CFO Gestioni Fiduciarie, mantenendo la sede a Brescia e l’attuale management team. L’ex Ubi Gestioni Fiduciarie ha una quota di mercato che oscilla tra il 15 e il 27% nel settore.

Commentando l’operazione, Andrea Caraceni, amministratore delegato di CFO SIM, ha fatto sapere che il gruppo si aggira intorno a 1,5 miliardi di masse complessive. Una somma che viene dai 430 milioni di euro di Ubi (gestione e mandato fiduciario) più 1,1 mld di CFO. L’obiettivo, sui prossimi tre anni è di portare Ubi Gestioni Fiduciarie a un miliardo di euro. Il gruppo ha inoltre un obiettivo molto rilevante che si concretizzerà a breve, ovvero entro il prossimo mese di marzo: quello di costituire una Sicav multicomparto. Avrà 250 milioni di euro di masse in gestione e il gestore dei comparti sarà Roberto Bragiotto. La costruzione della Sicav sarà oggetto di un’operazione finanziaria e industriale ma c’è il più totale riserbo sull’altro player in gioco.

CFO SIM è controllata al 54% da Uni Investimenti srl la quale è controllata per l’80% da Unione Fiduciaria e per il 20% da Andrea Caraceni. Il 9% è posseduto da T Rex posseduta per l’80% da Caraceni e per il 20% dalla moglie. Il 9% è in mano a Pir Finanziaria che fa capo a Emilio Ottolenghi. Il gruppo ha oggi 35 persone di organico, 200 clienti (ora sono raddoppiati con i 230 di Ubi), una clientela che per il 70% è fatta da portafogli dai 10 milioni di euro in su mentre per il 30% di portafogli inferiori.