Hyomi Jie (Fidelity International): puntare sulla crescita dei consumi interni in Cina

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Hyomi Jie, Portfolio Manager, Fidelity International

Forte di un’economia tornata in fase espansiva nel terzo trimestre, la Cina sembra essere la nazione più avvantaggiata per la ripresa. Dopo la riapertura dai lockdown, le prospettive di crescita delle attività economiche rimangono robuste: i piccoli focolai localizzati di Covid-19 all'interno della regione sono stati gestiti rapidamente e non hanno avuto impatti sostanziali sullo slancio economico complessivo, con un PIL che con tutta probabilità nel 2020 supererà il livello pre-Covid. “Il dato del PIL del quarto trimestre dovrebbe essere sostenuto dai servizi e da una domanda esterna più forti. Il continuo aumento della quota di mercato delle esportazioni della Cina è un fattore chiave, data la ripresa della domanda globale. Inoltre in termini di sostegno alla politica economica, la Cina ha adottato un approccio più misurato rispetto ai mercati sviluppati e questo lascia spazio alle autorità per un ulteriore sostegno politico, qualora necessario”, osserva Hyomi Jie, gestore del FF China Consumer Fund di Fidelity International, fondo che quest’anno ha ottenuto il doppio rating di FundsPeople ‘BC’, Blockbuster e Consistente.

Su quali aziende dunque puntare nell’ampio ventaglio di opportunità di questo mercato in grande fermento? “In termini di vincitori, in generale si tratta di aziende aperte alle tecnologie innovative nella produzione e nella vendita dei loro prodotti; di aziende con pratiche ESG migliori che permettono loro di rimanere competitive in termini di produzione; aziende che possono vantare una gestione più sana della supply chain e una migliore comunicazione del marchio con i consumatori”, spiega il gestore.

Crescita consumi interni

Una delle tendenze in atto è la crescita dei consumi di prodotti nazionali, sostenuta dall’aumento del livello di istruzione e di benessere dei consumatori, che rende attraente la possibilità di investire nei marchi cinesi. “La crescita dei consumi cinesi è un trend che in Fidelity riconosciamo da sempre e per questo motivo abbiamo creato un team di ricerca sul campo con professionisti dell'investimento dislocati in tutta la regione asiatica, a Shanghai, Hong Kong, Singapore e Dalian, e a livello globale”, evidenzia Hyomi Jie. “I potenziali beneficiari di questo trend si trovano soprattutto nei settori del Food & Beverage e dell'abbigliamento ma, ancora più importante, sta crescendo il numero di marchi locali forti nel settore dei servizi che per loro natura sono attività locali, come l'istruzione, la sanità, la vendita al dettaglio”, afferma.

Sono due i principali fattori strutturali alla base della crescita dei consumi interni: l'urbanizzazione e una classe media in ascesa. E secondo le analisi di Fidelity International entrambi dimostrano ancora ampi margini di sviluppo: “Sebbene la Cina abbia più di 160 città con una popolazione di oltre un milione di abitanti, il suo tasso di urbanizzazione complessivo è ancora relativamente basso (60%). Questo dato va confrontato con l'80% negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Queste cifre dovrebbero convergere nei prossimi 20 anni, man mano che sempre più cinesi si trasferiscono nelle città”, osserva Hyomi Jie.

Attenzione per la sostenibilità

Nella selezione dei titoli del portafoglio del FF China Consumer Fund assumono grande rilevanza le questioni ESG, con un’attenzione nel processo di investimento per monitorare come possono avere un impatto sul rischio o sul rendimento dell'investimento. “La nostra convinzione di fondo si basa sul fatto che se la governance di un’azienda è debole, potrebbero potenzialmente seguire problematiche legate all'ambiente e all'impatto sociale. Per questo motivo i fattori ESG sono parte integrante del nostro processo di analisi fondamentale”, sostiene il gestore.

Le aziende non vengono escluse dall’universo di investimento solo sulla base di scarse performance ESG, ma il team di gestione adotta un approccio di engagement positivo, con un confronto diretto con il management delle aziende investite: “Molte società cinesi stanno compiendo importanti sforzi per migliorare le comunicazioni, il reporting ESG, il monitoraggio del sourcing responsabile. il Gruppo Alibaba nel 2018 ha pubblicato il suo primo Rapporto Ambientale, Sociale e di Governance, dove ha identificato le questioni ESG come più critiche per la sostenibilità dell'azienda. Ci sono altri esempi, come Li Ning e China Mengniu Diary, che hanno dimostrato di essere aperti e disposti ad adottare un cambiamento in questo ambito”, conclude Hyomi Jie.