Il team di gestione del fondo con rating Consistente Nordea 1 - US Total Return Bond spiega a Funds People l'approccio di investimento del comparto, con focus sulla gestione del rischio e della duration.
Nel 2018 Nordea AM vanta di 11 fondi con Marchio Funds People, di cui 10 Consistenti e uno con doppio rating AB (Preferito dagli Analisti e Blockbuster). Nella gamma prodotti fixed income troviamo il Nordea 1 - US Total Return Bond, un fondo obbligazionario diversificato che vanta del rating Consistente Funds People 2018. Il comparto viene gestito attraverso una strategia DoubleLine Total Return focalizzata sui mutui ipotecari (mortgage-backed securities) e, per mandato, il fondo è tenuto ad allocare almeno il 50% delle attività su questa tipologia di titoli e a destinare una quota inferiore al 33% del patrimonio ad emissioni non investment-grade. Il portafoglio, proprio come l’indice di riferimento (Bloomberg Barclays U.S. Aggregate Bond), è investito per circa due terzi in titoli di debito emessi da soggetti pubblici o privati aventi sede o che esercitano la parte preponderante della loro attività economica negli Stati Uniti o nei relativi territori e per un terzo in titoli di credito.
Selezione degli strumenti e strategia di investimento
Il fondo viene gestito attraverso un approccio di investimento solido, basato su un’analisi macroeconomica top-down combinata ad un’attenta selezione bottom-up. La gestione del rischio è al centro sia della strategia d’investimento sia del processo di selezione dei singoli titoli. “Cerchiamo di controllare il rischio attraverso la gestione della duration del portafoglio, l’allocazione nei singoli settori, la selezione delle emissioni, la qualità di credito complessiva e attraverso il costante monitoraggio del portafoglio e dei singoli strumenti che lo compongono”, spiega il team di gestione.
Il comparto si prefigge l'obiettivo di massimizzare il rendimento totale attraverso l’acquisto di strumenti che presentano una migliore convessità, ovvero aventi maggiori margini di rialzo per un dato livello di ribasso. “Questo è possibile grazie all’utilizzo di un processo di selezione provato, che non fa affidamento sulla regressione di dati storici”, dicono gli esperti. La selezione degli strumenti avviene sulla base di un’indagine di scenario. Nello specifico, il team di gestione analizza i titoli secondo vari scenari definiti dai gestori sulla base della loro consolidata esperienza nel segmento dei mutui ipotecari e delle attuali condizioni di mercato. “Questo processo ci consente di comprendere meglio i rischi e di costruire un portafoglio in modo più efficiente rispetto a quanto risulterebbe da un approccio che considera un solo modello di riferimento”.
“Siamo investitori pazienti con un approccio di lungo termine. Storicamente, questo ci ha permesso di beneficiare dei periodi di volatilità e di minore liquidità, invece di esserne penalizzati”, spiega il team di investimento. Inoltre, aggiungono gli esperti, “la nostra posizione difensiva riflette le nostre preoccupazioni sul fronte macroeconomico, in particolare in relazione al credito e al rialzo dei tassi di interesse. Questo è evidente nella minore duration del fondo, nei rendimenti e nella maggiore attenzione alla qualità del credito”.
L'importanza della gestione del rischio
Il rischio maggiore al quale sono esposte le posizioni sui mutui ipotecari è quello legato ai tassi d’interesse. A tal proposito, attualmente la duration del comparto è inferiore rispetto a quella del benchmark, con l’obiettivo di limitare l’impatto di un possibile aumento dei tassi sulla performance del fondo comparata a quella dell’indice. “Il rialzo dei tassi potrebbe, eventualmente, dimostrarsi una buona occasione per un potenziale aumento della duration complessiva del portafoglio”, afferma il team di gestione. Al momento, il fondo non utilizza strumenti derivati.