Opportunità in crescita nel private debt

Alice Foucault. immagine concessa (Barings)
Alice Foucault. immagine concessa (Barings)

Commento a cura di Alice Foucault, managing director, Global Private Finance Group di Barings. Contenuto sponsorizzato.

Il private debt ha registrato notevoli afflussi di capitali nell'ultimo decennio, per diversi motivi. Oltre a offrire un interessante premio di rendimento assoluto rispetto ai mercati pubblici, l'asset class presenta un'ampia gamma di opportunità in termini di aziende con fondamentali solidi. Un ulteriore vantaggio, soprattutto nel contesto odierno, proviene dalla natura a tasso variabile dell'asset class, che contribuisce a proteggere i rendimenti a fronte dell'aumento dei tassi.

In questo articolo esaminiamo i tratti distintivi del private debt, le opportunità offerte dal mercato e le caratteristiche che gli investitori dovrebbero ricercare in un gestore.

Cos'è il private debt?

Il mercato del private debt è costituito strumenti di debito sottoscritti da società che non hanno dimensioni sufficienti per accedere al mercato dei prestiti sindacati. Questi prestiti sono tipicamente finalizzati a sostenere operazioni di leveraged buyout, fusioni e acquisizioni, rifinanziamenti, raccolte di capitali di crescita e ricapitalizzazioni di dividendi. Noi di Barings ci concentriamo sulle società con un EBITDA compreso tra 5 e 75 milioni di euro, che a nostro avviso costituiscono il middle market.

Il mercato del private debt tende inoltre a essere caratterizzato dalla presenza di un gruppo più ristretto di finanziatori– e in alcuni casi da un unico finanziatore – che origina direttamente un prestito e lo struttura dall'inizio alla fine, in modo da cercare di soddisfare al meglio i requisiti di rendimento corretto per il rischio degli investitori. Ciò differisce dal mercato pubblico, in cui il prestito è sottoscritto da una banca che lo cede poi ad altre istituzioni finanziarie.

Un'opportunità globale in espansione

Dati i potenziali vantaggi offerti, il private debt è sempre più accettato dagli investitori come allocazione core a reddito fisso. Attualmente il mercato del private debt con rating inferiore a investment grade ha dimensioni pari a circa un quarto di quello pubblico, e la gamma di opportunità continua a crescere. Sul fronte della domanda, il quadro per l'asset class si presenta robusto grazie alle ampie disponibilità liquide delle società di private equity globali, che ammontano a quasi 3.000 miliardi di dollari.1 Sul versante dell'offerta, le banche, che storicamente hanno fornito la quota preponderante del capitale, si sono gradualmente ritirate dall'attività di leveraged finance nel segmento middle market dopo la crisi finanziaria globale. Ciò ha dato alle società finanziarie non bancarie l'opportunità di farsi avanti per colmare il vuoto. Negli Stati Uniti, ad esempio, gli operatori non bancari forniscono circa l'85% dei finanziamenti, mentre in Europa tale percentuale supera di poco il 60%.

Fonti di finanziamento

Fonte dei dati statunitensi: S&P LCD terzo trimestre 2020; fonte dei dati europei: AlixPartners Mid-Market Debt Report, secondo semestre 2019.

In termini di opportunità, il private debt abbraccia una varietà di settori, dai media alla sanità ai servizi finanziari. Detto questo, data la natura buy-and-hold dell'asset class, vi sono alcuni settori più volatili, come quello del petrolio e gas e delle imprese legate all'energia, che riteniamo meno adatti ai prestiti privati. Il mercato del private debt ha inoltre dimensioni globali. Tuttavia, si registrano diversi gradi di maturità a livello regionale e, in quanto investitori nel credito, riteniamo prudente investire solo nelle giurisdizioni sviluppate in cui i diritti dei creditori sono adeguatamente tutelati. Il Nord America è il mercato più maturo e più grande in termini di numero di opportunità potenziali. Il mercato europeo si è evoluto rapidamente negli ultimi 10 anni e dovrebbe espandersi ulteriormente grazie alla crescente penetrazione delle soluzioni di privat debt. Esiste anche un mercato nelle economie sviluppate della regione Asia-Pacifico che, sebbene di dimensioni minori, può offrire interessanti opportunità di rendimento corretto per il rischio.

Una varietà di profili di rischio-rendimento

Il private debt è una categoria piuttosto ampia all'interno della quale esistono molte strategie diverse con profili di rischio-rendimento potenzialmente differenti. Ad esempio, le strategie che investono una quota maggiore del loro portafoglio in strutture unitranche, o anche nel debito subordinato mezzanine e second-lien, hanno profili di rischio molto diversi rispetto a quelle che si concentrano sul più tradizionale debito senior first-lien. Analogamente, le strategie che investono in imprese sostenute da sponsor hanno profili di rischio-rendimento molto diversi rispetto a quelle che privilegiano imprese che ne sono prive. Noi di Barings abbiamo la capacità di investire lungo l'intera struttura del capitale, ma tendiamo a concentrarci sull'estremo più prudente dello spettro di rischio-rendimento, ovvero sul debito senior first-lien, con una specifica enfasi sui settori difensivi che reputiamo veramente adatti agli investimenti illiquidi, evitando comparti più ciclici come il commercio al dettaglio, la ristorazione e il petrolio e gas.

Cosa cercare in un gestore

Gli investitori che desiderano investire nel private debt dovrebbero considerare una serie di fattori che reputiamo essenziali per scegliere un gestore con cui collaborare. In primo luogo, l'allineamento degli interessi è fondamentale, poiché questo determina la filosofia d'investimento del gestore e il livello di rischio che è disposto ad assumere. Anche le capacità di origination sono di primaria importanza, soprattutto se consideriamo la natura buy-and-hold dell'asset class. È inoltre importante considerare il track record a lungo termine del gestore, nonché la scala e le dimensioni complessive del team per quanto concerne l'esecuzione della due diligence e la capacità di fornire soluzioni di finanziamento flessibili. Crediamo inoltre che la trasparenza sia cruciale per creare una comprensione condivisa dei rischi e delle opportunità per l'investitore.

Inoltre, riteniamo importante collaborare con gestori che promuovano risultati ESG positivi in tutto il middle market. A differenza degli investitori azionari, i soggetti finanziatori non hanno una partecipazione nella società né siedono nel consiglio di amministrazione, ma possono comunque influire notevolmente sul modo in cui i dirigenti dell'azienda considerano i fattori ESG nelle operazioni quotidiane. Noi di Barings svolgiamo attività di engagement con gli sponsor e i team manageriali per incoraggiare il cambiamento attraverso i cosiddetti ESG margin ratchet, ossia incentivi economici offerti alle aziende per soddisfare determinati criteri di sostenibilità, come la riduzione delle emissioni verso un determinato obiettivo. Riteniamo che questo sia un aspetto cruciale, soprattutto dal momento che le considerazioni ESG stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nel private debt.

Note

1 Fonte: Preqin. Gennaio 2021.

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