Azimut: un team di gestione con competenze globali

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Giorgio Medda

I team internazionali di gestione di Azimut coprono tutte le macro aree mondiali. I gestori hanno competenze specifiche per regione e conoscono a fondo il mercato di appartenenza.

“Il Gruppo investe in più di 1.300 società a livello globale attraverso analisi fondamentali sulle società e macroeconomici sulle diverse aree geografiche”, spiega Giorgio Medda, amministratore delegato di Azimut Holding. “Siamo presenti fisicamente su tutti questi mercati con esperti d’investimento locali”.

Mercati emergenti 

I mercati emergenti sono caratterizzati da maggiori tassi di crescita, una popolazione più giovane e un cambiamento dei consumi e di stile di vita.

Il Brasile presenta un’economia solida e ampiamente diversificata. “Dopo il breve periodo di flessione registrato a seguito dell’impeachment nel 2016, l’economia è ripartita grazie alle riforme pensionistiche e sul lavoro”, Cassiano Ciampone, partner di Investor Relations AZ Quest. L’inflazione è scesa da un 12% a un 3%. “Se guardiamo ai prezzi dei titoli azionari oggi, gli indici P/E sono ancora molto bassi e lo stesso indice azionario brasiliano non rispecchia il valore dell’economia del Paese”.

Per quanto riguarda la Turchia, Murat Salar, Vice presidente Azimut Portfoy ritiene che tutte le insicurezze legate all’economia turca siano già state scontate all’interno dei prezzi. Inoltre il mercato turco è l’unico che in questo periodo è tornato a dei livelli crisi del 2008. “Penso che questa situazione offra molte opportunità di sconto, considerata anche la grossa liquidita che le Banche centrali stanno ancora mettendo sul mercato”.

Ahmed Abou El Saad, managing director and head of Asset Management at Azimut Egypt Asset Management spiega che in Egitto ha fatto enormi passi in avanti dopo la primavera araba. “Presenta un’economia diversificata con un 70% della popolazione che ha un'età sotto i 40 anni”. Sono tornati gli investimenti esteri passando da 0 nel 2013 a 20 miliardi di dollari. “L’Egitto ad oggi è la quarta economia mondiale in termini di velocità di crescita con un inflazione stabile al 4% che ha permesso una stabilizzazione degli investimenti”. 

Per quanto riguarda la Cina, l’impatto della trade war non sarà così drastico come si pensa. “L’economia cinese non si basa più sulle esportazioni come un tempo”, spiega Stefano ChaoShanghai General Manager AZ Investment Management. “Solo un terzo della produzione cinese viene esportata, il restante viene consumato all'interno del Paese”. Gli stessi consumi domestici diventano più esigenti. “Il mercato delle auto sta avendo una crescita spaventosa. Per dare un esempio, a Shangai ci sono tante auto come in tutto il Belgio.

Un’altra economia che sta avendo un’enorme sviluppo sono i mercati del sud est asiatico. “Un tempo su questi mercati c’era lo spettro della crisi del dollaro. Oggi invece queste economie cominciano a dipendere dal loro debito locale”, spiega Hweejan Ng, senior portfolio Manager AZ Investment Management Singapore. Sono caratterizzati anche questi da una popolazione molto giovane con una media di 29 anni”.