Consob: la corsa delle criptoattività tra volatilità e rischi di cybersecurity

Cripto news
Kiryl Sharkouski (Unsplash)

Resta alta l’attenzione di Consob sulle criptovalute. A conferma di quanto sostenuto in più occasioni dal presidente Paolo Savona (l’ultima nel corso del tradizionale incontro con il mercato in Borsa, quando ha rimarcato la necessità di regole valide e condivise sul settore), arriva un’analisi approfondita sulla “corsa” delle criptovalute, sulla loro volatilità intrinseca, i rischi in termini di cybersecurity e la crescita in termini numerici e di mercato. Il tutto con uno sguardo attendo all'evoluzione della finanza decentralizzata (Decentralised Finance o DeFi).

I dati sono contenuti nel “primo rapporto sulle principali dinamiche di mercato in materia di investimenti sostenibili e criptoattività” lo studio firmato dal team coordinato da Nadia Lincianohead of the Research Department in Consob, di cui è stata pubblicata già una prima notizia dedicata all’approfondimento sui fondi sostenibili.

Criptovalute: da 2.400 del 2020 a 10.300 ad aprile 2022

Nella seconda parte del report, dedicata appunto alle criptoattività, l’autorità di controllo rimarca la crescita numerica delle criptovalute passate da poco più di 2.400 nel 2020 a 10.300 ad aprile di quest’anno (+330%).

Source: calculations on Statista data and Coinopsy data https://www.coinopsy.com/dead-coins/. Figure on the right refers to
cryptocurrencies that: have been abandoned, used as scam, whose website is down, have no nodes, have wallet issues, don’t have social
updates, have low volume or whose developers have walked away from the project.

Il boom in termini numerici si confronta con un parallelo aumento della capitalizzazione che, tuttavia, continua a rappresentare una percentuale ridotta (il 2,5% del valore aggregato dello S&P500 e dello Stoxx Europe 600) rispetto a quella dei mercati azionari.

Source: calculations on Refinitiv Datastream data. As for cryptocurrencies, calculations refer to Bitcoin, Ethereum and Litecoin. Figure
on the right reports volatility estimated as the annualized standard deviation computed on daily capitalisation changes over 31 May
2021 – 31 May 2022.

In questa crescita Bitcoin ed Ether mantengono comunque il 60% della capitalizzazione totale. Il dato, sottolinea Consob, si attesta al 13% per le stablecoins.

Le applicazioni di DeFi

Un’analisi approfondita è quella che Consob dedica alle applicazioni di Defi, che attraverso infrastrutture blockchain permettono la creazione e lo scambio di prodotti e servizi finanziari legati a criptoattività, disintermediando gli operatori tradizionali e le infrastrutture centralizzate.

L’ammontare del capitale depositato a garanzia delle applicazioni Defi (il cosiddetto value locked, utilizzato come una proxy dimensionale), si legge nello studio, ha visto un incremento dai 16,5 miliardi di dollari di fine 2020 a 56 miliardi a maggio di quest’anno. Il picco, tuttavia, è stato raggiunto a fine 2021 (95 miliardi) a riprova della estrema volatilità delle criptovalute.

Source: https://defipulse.com (USD prices for token data provided by CoinGecko), DeFi Lama, Statista. Total value locked is the total
value of cryptoassets locked in DeFi applications and is calculated as total number of tokens held by a protocol multiplied by token
price expressed in USD. ‘Decentralised exchange’ is an exchange that does not require users to deposit funds to start trading and does
not hold the funds on behalf of the users as they trade directly from their own wallets. ‘Decentralised lending’ means lending from
decentralised providers. ‘Bridge’ are protocols that connect tokens from one network to another. ‘Yield farming’ or liquidity mining
allows DeFi market participants to lock up their crypto-asset holdings in applications and receive rewards in exchange of the provision
of liquidity to the system.

Nel periodo compreso tra maggio 2021 e maggio 2022 la volatilità e il rendimento del Bitcoin si sono attestati su livelli rispettivamente di gran lunga superiori e di gran lunga inferiori a quelli riferibili ad alcune categorie di asset non digitali. Nel grafico di seguito si veda la volatilità del Bitcoin (81%) rispetto a quella dell'oro e dello S&P500 (rispettivamente 13 e 17%); mentre il rendimento medio è stato del 4,8% per l'oil e -4,8% per la cryptocurrency.

Source: calculations on Refinitiv Datastream data. Figure on the left reports volatility estimated as the annualized standard deviation
computed on monthly return from 30 April 2021 to 30 April 2022. Figure on the right reports monthly average return.

E qui entra in gioco un’altra informazione emersa dal rapporto Consob: nonostante la decentralizzazione delle criptoattività, negli ultimi mesi l’andamento dei prezzi di quelle più diffuse risultano “moderatamente correlati” con quelli dei principali indici azionari. Legame questo, che si è “lievemente rafforzato” negli ultimi mesi.

Source: calculations on Refinitiv Datastream data. In the graph 52-week rolling pairwise correlations between Bitcoin and S&P500,
Stoxx Europe 600, Ftse Mib, Ethereum, gold return time series are represented. Gold correlations are computed on Goldman Sachs gold
index.

Cybersecurity, un profilo di criticità “rilevante”

Altro punto dolente nella disamina sulle criptoattività è quello relativo alla cybersecurity. Consob richiama, a questo proposito, alcune statistiche relative a 120 piattaforme digitali dedicate a criptoattività, ebbene “solo 16 possono ritenersi molto sicure”. Questo si sposa con un altro dato allarmante riportato da altre fondi, secondo cui da settembre 2020 a fine maggio 2022, l’ammontare complessivo di fondi sottratti alle applicazioni DeFi a seguito di attacchi informatici ha superato i 2 miliardi di dollari, con l’incremento più consistente nel 2022.

Source: Federal Trade Commission (FTC). The Federal Trade Commission (FTC) is the main agency that collects scam reports inside the
United States through the following link https://reportfraud.ftc.gov/#/ . The figure on the right refers to the data collected from 1st
January 2021 through 31 March 2022.

Le cripto vanno forte in Ucraina e Russia

Mentre cresce l’interesse per le criptoattività (dal 2021 sono aumentate in maniera significativa le ricerche in rete), si delinea una “ripartizione geografica” di quanti possiedono questo tipo di asset. A livello globale il dato raggiunge i massimi in Ucraina e Russia (rispettivamente 13% e 12%), mentre tra le maggiori economie europee oscilla tra il 5% nel Regno Unito e il 2% in Italia.

Source: TripleA; https://triple-a.io/crypto-ownership/.

A livello globale è aumentato anche il patrimonio dei fondi comuni dedicati all’investimento in criptoattività, che secondo le stime di alcuni analisti sarebbe passato da 36 miliardi di dollari a fine 2020 a quasi 70 miliardi a marzo 2022, con una diffusione più rilevante nel Nord America.

Source: Crypto Fund Research; https://cryptofundresearch.com/q1-2022-crypto-fund-report/. Figures refer to crypto hedge funds,
venture funds, hybrid funds, private equity funds, fund of funds, and passive funds. Regional composition is based on the fund’s primary
office location.