Gli esperti ritengono che i giochi olimpici e lo stimolo economico associato non saranno sufficienti a far ripartire un’economia alle prese con la più lunga e profonda recessione dalla metà degli anni ‘90.
Splenderà Rio, mettendo in ombra tutti gli altri giochi? Parafrasando il poeta lirico greco Pindaro, ci chiediamo se le Olimpiadi saranno in grado di dare una spinta all’economia carioca. Di solito ai giochi olimpici vengono associati benefici per la città ospitante prima, durante e dopo lo svolgimento delle gare, ma la particolarità delle Olimpiadi 2016 è che il Brasile le accoglie proprio quando sta attraversando la peggiore recessione negli ultimi 20 anni (il PIL si è ridotto del 3,8% nel 2015). Quindi può essere particolarmente rilevante analizzare se questo evento possa essere un vero e proprio stimolo.
Le opinioni iniziali degli esperti escludono che il Brasile ne trarrà un vantaggio extra. Il team degli economisti della banca d’investimento di Goldman Sachs composto da Francesco Garzarelli, Kamakshya Trivedi, Alberto Ramos e Mark Ozerov ha calcolato che i principali investimenti sia pubblici che privati derivati dai Mondiali di calcio e dai Giochi sono stati in infrastrutture e logistica. In particolare i settori interessati da questi investimenti sono le strutture sportive, l’ampliamento della rete dei trasporti e tutta una serie di programmi e di politiche pubbliche. "Nel complesso, riteniamo che gli investimenti legati ai mondiali e alle Olimpiadi sono stati troppo piccoli per generare un dividendo economico o spinta significativa, data la dimensione dell'economia (equivalente a 1,8 trilioni di dollari)", dicono gli esperti. In realtà, "a causa di un gran numero di squilibri macro che sono cresciuti e al forte calo degli indicatori di fiducia, la spesa totale per investimenti si è contratta ininterrottamentedurante gli ultimi due anni e mezzo".
"Una maggiore crescita nell'anno delle Olimpiadi è attribuibile ad una accelerazione degli investimenti, ma questo non è accaduto in Brasile", dice Daniela da Costa-Bulthuis, gestore equity emergente di Robeco. La manager spiega che " l'impatto positivo atteso dagli investimenti in infrastrutture per i Mondiali e le Olimpiadi è stato deluso dalla cattiva esecuzione del piano di investimenti del Governo e da un ambiente difficile, con eccessiva interferenza pubblica, una elevata pressione fiscale e bassa redditività dei progetti". A tutto questo va aggiunta la profonda crisi politica che il Paese ha vissuto negli ultimi mesi, si conclusasi con la sostituzione di Dilma Rousseff con Michel Temer come nuovo presidente ad interim. Dal punto di vista degli investimenti nel Paese, da Robeco indicano che le valutazioni di reddito fisso sono attraenti in questo momento, non tanto per il possibile impatto della manifestazione sportiva sulla crescita del Paese, ma piuttosto per "gli alti tassi reali e la riduzione l'inflazione".
Secondo gli esperti di Prometeia “il primo impatto positivo per l’economia deriva dall’aumento del capitale fisico per costruire/modernizzare i nuovi impianti sportivi e migliorare le infrastrutture locali. Il flusso addizionale di turisti atteso alle competizioni aumenta i proventi dei servizi vendibili (hotel, ristoranti, ma anche mezzi di trasporto), che dovranno dimostrare di essere competitivi per consolidare i risultati una volta terminato l’evento. I giochi olimpici sono anche una vetrina per attrarre nuovo business, con benefici che potrebbero, quindi, protrarsi nel tempo. In Brasile, tuttavia, la fase degli investimenti strutturali è praticamente conclusa e l’effetto moltiplicatore a essi associato è svanito nella crisi di fiducia che ha colpito i paesi emergenti a metà del 2013 e, nello specifico del Paese, per la crescita travolgente dello scandalo Petrobras”.