Energia rinnovabile, accelerare il percorso vero il net-zero

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Raimond Klavins, Unsplash

Il repentino aumento dei tassi di interesse negli ultimi anni ha costretto gli investitori a scelte ben diverse rispetto al passato. Infatti, è stato necessario assumere un maggiore rischio di credito alla ricerca di rendimento. Ma, al momento, le cose potrebbero essere diverse e gli investitori potrebbero avere più margine per ricalibrare i propri portafogli. A sostenerlo sono gli esperti di Aquila Capital, società tedesca di investimenti sostenibili e di sviluppo di asset che ormai un anno e mezzo fa hanno aperto un ufficio a Milano, nominando Juri Zanieri Maccioni in qualità di Manager Client Advisory International per l’attività in Italia.

"Qui entra in gioco il debito per la costruzione di impianti di energia rinnovabile. Mentre il mondo corre verso un’economia a basse emissioni di CO2, c'è una crescente necessità che gli investitori contribuiscano sempre più a finanziare questa transizione. Il debito per la costruzione di impianti di energia rinnovabile non solo offre un rendimento adeguato nell'attuale contesto di tassi d'interesse più elevati, ma consente anche agli investitori di avere un impatto positivo sul nostro futuro finanziando un mondo di energia più pulita", sostengo.

Cerchiamo di definire il raggio di azione. "Il debito per le rinnovabili viene utilizzato per finanziare la costruzione di infrastrutture per le energie rinnovabili (come il solare fotovoltaico, lo stoccaggio di energia e l’eolico). Si tratta di una forma di debito nettamente diverso da quello che viene usato per finanziare attività operative a lungo termine, tipicamente associato alle attività più mature del settore delle energie rinnovabili. Questa forma di finanziamento è di breve durata e si concentra esclusivamente sulla fase di costruzione e non sul funzionamento dell’asset stesso", ci tengono a precisare gli esperti.

Un mercato ampio e relativamente liquido

Una delle motivazioni per le quali investire in questo universo è l'ampiezza del mercato e il suo essere relativamente liquido. "Il “Green Deal” europeo ha già lanciato un messaggio politico molto forte: l’Europa intende raggiungere l’ambizioso obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Il che significa che gli investimenti stimati in infrastrutture per le energie rinnovabili raggiungeranno probabilmente i 1.700 miliardi di dollari entro la fine del 2023. Sebbene finora l’interesse si sia concentrato soprattutto su progetti operativi, la costruzione di infrastrutture per le energie rinnovabili offre opportunità di investimento in un punto precedente della catena del valore", dicono da Aquila Capital. Saranno dunque necessari una ingente mole di finanziamenti che i governi no potranno affrontare da soli.

Il debito per le energie rinnovabili è solitamente garantito

C'è un'altra motivazione addotta dagli esperti. I progetti di energia rinnovabile spesso ricorrono a debiti garantiti senior e junior per ottenere finanziamenti per la fase di costruzione. "Questo tipo di debito è tipicamente legato all’infrastruttura fisica del progetto di energia rinnovabile stesso, soluzione che contribuisce a ridurre il rischio di credito per gli investitori rispetto agli investimenti azionari. Se il mutuatario non è in grado di adempiere ai propri obblighi, l’asset che sostiene il debito può essere utilizzato come fonte di rimborso. In altre parole, se le cose vanno male, l’infrastruttura fisica di energia rinnovabile può essere utilizzata per ripagare il debito, mitigando il rischio per gli investitori", spiegano.

Minore esposizione alla volatilità dei mercati pubblici

Il debito per le energie rinnovabili è anche ampiamente protetto dai volubili mercati quotati, essendo meno esposto alle fluttuazioni quotidiane. "Questo relativo isolamento dalla volatilità del mercato offre una misura di stabilità e prevedibilità che può aiutare un investitore a smorzare la volatilità dei mercati pubblici all’interno di un portafoglio più ampio. Si tratta quindi di un investimento complementare ai portafogli che possono già detenere asset class come le azioni o le obbligazioni high yield, fornendo una fonte di rendimento alternativa e non correlata", commentano.

Un altro vantaggio che vale la pena ricordare è che il modo in cui viene gestito il rischio è diverso da quello dei mercati pubblici. "Le operazioni sono strutturate con cura e sottoposte a un attento esame, e possono essere maggiormente adattate alle esigenze dell'investitore, più tailor-made, a differenza delle azioni e del debito quotati in borsa che hanno delle strutture in qualche modo più standard", proseguono.

A sostegno degli ESG 

Questo tipo di investimento, come facilmente intuibile, va in sostegno degli ESG. "È destinata a diventare una componente chiave di molte strategie di investimento future, allineando gli obiettivi finanziari con l’ambizione di generare rendimenti sostenibili e a lungo termine. Ma il potenziale del debito edilizio per le energie rinnovabili va oltre i suoi benefici ambientali. Ci sono anche notevoli vantaggi sociali. La realizzazione di progetti di energia rinnovabile crea nuove opportunità di lavoro nelle aree in cui vengono realizzati. La transizione dai combustibili fossili a fonti energetiche più pulite può migliorare la salute pubblica, migliorando la qualità dell’aria e riducendo l’inquinamento", dicono.

"Dal punto di vista della costruzione del portafoglio, gli asset di energia rinnovabile in generale potrebbero costituire un elemento cruciale all’interno di un portafoglio destinato a durare, nel corso della transizione verso un mondo a basse emissioni di CO2", concludono.