ETF, le pagelle dei big

calcolare fati
Dave Dugdale, Flickr, Creative Commons

Navigare nelle acque impervie dei mercati non è cosa facile. Le maree che li interessano periodicamente possono spesso spaesare gli investitori e portarli a fare scelte azzardate, mettendo a rischio i propri risparmi e progetti. Altre volte, sono addirittura complici di allontanare i potenziali investitori da un mondo che, se affrontato con i giusti strumenti, può rivelarsi molto profittevole. Uno di questi è lo star rating di Morningstar che coniuga in un unico indicatore le performance storiche del fondo, le commissioni e il grado di rischio assunto dalla gestione. Una bussola, come la definisce Sara Silano, caporedattrice di Morningstar Italia, che indirizza gli investitori verso fondi meno costosi e volatili, allontanandoli da comparti con commissioni di ingresso e/o uscita più alte (che riducono il rendimento totale del portafoglio).  

Recentemente, la società di analisi ha aggiornato i calcoli trimestrali dei rating dell’industria europea del risparmio gestito. I risultati sono confluiti nell’ultima edizione del ‘Morningstar European rating analysis on investment funds’, redatto dagli analisti Nikolaj Holdt Mikkelsen e Ali Masarwah, e che offre una valutazione quantitativa del rendimento aggiustato per il rischio dell’universo dei fondi ed ETF domiciliati in Europa (per saperne di più sulla metodologia, clicca qui). Per quanto riguarda quest’ultima categoria, Morningstar ha messo a confronto i più grandi provider di ETF per capire chi ottiene le valutazioni più alte. Per farlo, ha utilizzando il duplice criterio della media aritmetica dei rating complessivi a livello di asset manager e domicilio (‘equal weighted rating’) e della media ponderata per patrimonio (asset-weighted rating), che indica come sono allocati i flussi d’investimento.

Dalla classifica, ordinata in base al patrimonio gestito in ETF domiciliati in Europa, emerge che complessivamente i maggiori emittenti di Exchange traded fund presentano uno star rating medio leggermente superiore a tre stelle. Tra i provider con un patrimonio gestito coperto da star rating superiore a 20 miliardi di euro, Vanguard è la società con il giudizio medio equi ponderato più alto (3,56 stelle) e ben l’80% degli asset in ETF a 4 o 5 stelle (la precede solo Invesco, con un 96%). Seguono Lyxor (3,31 stelle) e iShares (3,22 stelle), il cui patrimonio in ETF con rating superiore è, però, molto più basso, del 37% e del 49%, rispettivamente.

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