Gimme5: alfabetizzazione finanziaria come rimedio all'emotività (quando il mercato è volatile)

Finance
Crissy Jarvis (Unsplash)

Educazione finanziaria ed emotività negli investimenti procedono in direzioni opposte. Non solo: in assenza di competenze finanziarie, è più facile che prevalga l’emotività in momenti di maggiore volatilità del mercato, tanto che spesso i risparmiatori adeguano le proprie decisioni finanziarie a quanto avviene sui mercati, “disinvestendo quando si registrano delle flessioni negative, con la conseguenza di cristallizzare perdite altrimenti solo provvisorie e di rinunciare a possibili guadagni futuri”. A riportarlo è una ricerca condotta da Gimme5 tra i propri utenti, in cui emerge un comportamento di investimento differente tra quanti hanno avuto accesso a un contenuto educativo per migliorare il livello di alfabetizzazione finanziaria con quanti non hanno ricevuto una formazione mirata.

Lo studio, condotto in collaborazione con dall’analista fintech e consulente Marco Ortolani, prende come riferimento le ultime elezioni politiche italiane del 25 settembre 2022, “che hanno segnato una svolta nell’indirizzo governativo del nostro Paese, determinando notevole incertezza sui mercati”, scrivono gli analisti di Gimme5 in una nota, e utilizza la tecnica econometrica della Differenza-nelle-Differenze (DiD).

La metodologia

Nello studio, un campione di 6.386 utenti di Gimme5 che, investendo in fondi europei avrebbe potuto essere maggiormente esposti alla volatilità, è stato diviso in due gruppi, uno “di trattamento” e uno “di controllo”. Il 20 settembre 2022, il gruppo di trattamento ha ricevuto dalla piattaforma “un contenuto educativo per migliorare il livello di alfabetizzazione finanziaria e sensibilizzare sulla volatilità che sarebbe seguita alle elezioni e sulle conseguenze che avrebbe potuto determinare un eventuale comportamento di investimento irrazionale”. Diversa la comunicazione del gruppo di controllo, che ha ricevuto una semplice email commerciale per evitare eventuali bias relativi al mancato reminder dell’iscrizione a Gimme5. Il momento di maggiore volatilità sui mercati, si legge nella nota, si è registrato tra il 29 settembre e il 12 ottobre, mentre il periodo di monitoraggio è terminato il 31 ottobre 2022.

I risultati

Secondo quanto emerso dall’analisi, gli utenti del gruppo di trattamento sono riusciti a tenere a bada la propria emotività, mentre quelli del gruppo di controllo sono stati pesantemente influenzati da quanto avveniva sui mercati e hanno ridotto del 39% i propri investimenti giornalieri.

Altri dettagli emersi dall’analisi del gruppo di trattamento mettono in luce un impatto “più significativo” del contenuto formativo su utenti con minori competenze finanziarie, “in particolare – sottolineano ancora gli esperti –, giovani, donne e utenti meno attivi in app (per i quali si può ipotizzare una tendenza a seguire logiche di breve termine)”. Mentre la fascia di utenti tra i 31 e i 41 anni ha mantenuto pressoché invariato il proprio comportamento, aumentando dello 0,56% l’investimento medio.

Diverso l’atteggiamento dei partecipanti al gruppo di controllo nella stessa fascia di età (31—41 anni) che, in assenza di informazioni sull’andamento dei mercati, ha ridotto i propri investimenti del 47 per cento.

I dati nel dettaglio

Gimme5 ha scattato una fotografia ravvicinata dell’utenza presa in considerazione indicando, nello studio, i comportamenti dei vari gruppi di utenti, nello specifico quelli meno attivi in app, le donne e gli under 41.

La prima categoria presente nel gruppo di controllo ha registrato una contrazione degli investimenti giornalieri del 54,4%, rispetto a un più contenuto -1,1% del gruppo trattato; anche per gli utenti di sesso femminile emerge una netta differenza tra una riduzione degli investimenti giornalieri del 47% nel gruppo di controllo, contro un incremento dello 0,56% nel gruppo trattato. Ancora più ampia la forbice tra i giovani: gli under 41 che hanno avuto accesso alle informazioni hanno aumentato i propri investimenti del 27,66%, contro il -46,1% del gruppo di controllo.