Amparo Sampedro, head of Funds of Funds di Generali Investments Europe, ci racconta il suo processo e svela alcuni fattori fondamentali nella selezione di fondi.
"Oggi l’analisi qualitativa è più importante di quella quantitativa. Così non era qualche anno fa, quando non tutti avevano accesso ai dati storici per tutto l’universo di fondi. Ma oggi il business è più maturo ed efficiente: la parte quantitativa è solo il primo step obbligatorio. Certamente il track record dev’essere buono. E’ come assumere qualcuno per un lavoro: deve per forza avere un buon CV. Dopo di che arriva l’incontro, che è la parte qualitativa. Ed è là che puoi fare la differenza rispetto agli altri fund selector.
Che tipo di fondi sono i tuoi preferiti e perché? Stile growth o value?
In linea di principio, abbiamo un portafoglio core di gestori eterogenei e opportunistici in grado di sovraperformare l’indice in ogni condizione di mercato. Poi, a seconda delle previsioni macroeconomiche, diamo un bias al nostro portafoglio: può essere decisamente più growth, o value, o orientato verso le small cap o verso i titoli high dividend, per fare degli esempi. Da più di un anno abbiamo puntato sul tema dei value investment in Europa, che sta ancora mostrando valutazioni interessanti. Dalla fine del 2013, il nostro principale bias è verso il Sud Europa, su cui puntiamo attraverso fondi specialistici, tra cui GIS European Recovery di Generali.
Oggi la principale qualità di un gestore di fondi, a parte naturalmente la capacità di valutare correttamente una società, è l’abilità a capire il business da un punto di vista tecnico, e stimare la sostenibilità di quel business".