Le reti di consulenti finanziari reggono l’urto del 2022, raccolta a 33,2 miliardi nei primi nove mesi

Istat News
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Dato di raccolta solido (e secondo migliore di sempre) per le reti di consulenti finanziari nei primi nove mesi 2022. Secondo quanto riporta Assoreti nella sua elaborazione periodica sui risultati del settore, la raccolta netta totale da gennaio a settembre ha toccato quota 33,2 miliardi di euro (con una flessione del 18,8% anno su anno), guidata da strumenti finanziari e prodotti assicurativi/previdenziali (l’80,4% del totale).

Positivi per 12,8 miliardi gli investimenti netti sul comparto del risparmio gestito, ma in calo del 58% sullo stesso periodo 2021, mentre i volumi di raccolta realizzati sugli strumenti finanziari amministrati risultano più che quintuplicati (+443,2% a/a) e pari a 13,9 miliardi. Diminuisce del 17,2% anche la liquidità netta posizionata su conti correnti e depositi (a 6,5 miliardi), mentre la valorizzazione del portafoglio dei clienti si attesta a 725,4 miliardi (-4,1% a/a e -0,9% t/t).

Prosegue il consolidamento e aumentano i nuovi clienti

Prosegue il consolidamento del ruolo delle reti nell’industria del risparmio gestito: il contributo, diretto e indiretto, al sistema degli OICR aperti si concretizza con l’89,9% della raccolta netta realizzata nei primi nove mesi dell’anno e con il 37,2% della valorizzazione patrimoniale dei fondi aperti. Da inizio anno sono circa 206 mila i nuovi clienti dato che porta il numero di utenti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede a superare la soglia dei 4,9 milioni (+2,4% a/a). “Stiamo affrontando una nuova fase di grande difficoltà tra tensioni geopolitiche, inflazione e politiche monetarie restrittive”, dichiara Paolo Molesini, presidente di Assoreti che ricorda come l’onda d’urto subita dai mercati finanziari sia stata “particolarmente impattante”. Tuttavia, “pur in presenza di alti livelli di volatilità, i risultati ottenuti grazie all’efficienza del nostro sistema e alla professionalità dei consulenti finanziari si confermano solidi e ci rendono fiduciosi e ottimisti nell’affrontare la parte conclusiva dell’anno”, conclude Molesini.

I numeri della raccolta

Nei mesi estivi (luglio-settembre) le reti hanno visto un risultato pari a 8,6 miliardi di volumi netti (il 25,9% del totale sui nove mesi). Nello stesso periodo le risorse nette investite nel gestito ammontano a 3,1 miliardi (il 36,5% dei volumi totali). Positiva per 615 milioni la raccolta netta diretta in quote di OICR aperti. Ad attrarre la quota maggiore di investimenti ancora l’azionario, con volumi netti pari a 1,7 miliardi. Il bilancio trimestrale è positivo anche per i fondi chiusi mobiliari e pari a 250 milioni. I volumi netti realizzati sulle gestioni patrimoniali individuali si attestano a 1,1 miliardi.

Le scelte di investimento privilegiano le GPM sulle quali confluiscono risorse nette pari a 945 milioni. Il flusso netto di risorse indirizzato sul comparto assicurativo è pari a 932 milioni; gli investimenti coinvolgono le unit linked (709 milioni) e le polizze multiramo (477 milioni) mentre si conferma negativo il saldo per le polizze vita tradizionali (-254 milioni). La raccolta netta realizzata, tra luglio e settembre, sui prodotti finanziari amministrati ammonta a 3,7 miliardi; prevalgono gli acquisiti su tutte le macro-tipologie di strumenti finanziari con una maggiore propensione all’investimento in titoli di Stato (1,7 miliardi). Le risorse nette posizionate su conti correnti e depositi valgono 1,8 miliardi.

Fonte: Assoreti.