"Per noi è diventato il secondo mercato in termini di investitori, dopo quello svizzero di origine, e abbiamo deciso di presidiarlo direttamente con l’apertura della sede" spiega David Basola, head of Southern Europe della società.
L’Italia al centro dei piani di sviluppo di Mirabaud AM. La società ha annunciato l'apertura, quest’anno, di una branch a Milano con l’obiettivo di offrire un punto di riferimento costante e un maggiore servizio alla clientela professionale e istituzionale italiana.
"Per noi è diventato il secondo mercato in termini di investitori, dopo quello svizzero di origine, e abbiamo deciso di presidiarlo direttamente" spiega David Basola, head of Southern Europe di Mirabaud AM.
Il posizionamento di boutique specializzata, indipendente e a capitale privato consente loro di avere un approccio di lungo termine ma al tempo stesso flessibile e dinamico, come spiega la nota. "Questo è assolutamente necessario per potere ambire al successo su un mercato maturo e competitivo come quello italiano“ commenta Basola.
Una questione attiva
Inoltre il professionista spiega che la gestione attiva è nel loro DNA di boutique altamente specializzata e con radici profonde. "Abbiamo alle spalle la solidità e l’esperienza di un Gruppo bancario con oltre duecento anni di storia. Possiamo offrire soluzioni di investimento ad alto valore aggiunto grazie a una gestione attiva su asset class di nicchia come la piccola e media capitalizzazione sull'azionario; debito societario investment grade, high yield ed emergente nel reddito fisso; le obbligazioni convertibili tra le strategie ibride, coniugata con un rigoroso approccio alla sostenibilità" prosegue l'head of Southern Europe.
Inoltre, il professionista ribadisce che la società è stata tra i principali sostenitori della gestione attiva poiché credono nel talento e nell’esperienza. "Il successo del nostro fondo Haussmann nato nel 1973, uno dei nostri flagship che a oggi è ancora tra i primi fondi di fondi hedge in Europa, è una conferma delle nostre expertise. Sul fronte della sostenibilità siamo firmatati dei principi PRI delle Nazioni Unite dal 2010, ben prima che diventasse un filone mainstream", conclude.